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Certificato medico introduttivo per la Disabilità: novità e sperimentazione da gennaio 2025

A partire dal 1° gennaio 2025, in alcuni territori selezionati, entrerà in vigore una fase di sperimentazione per il nuovo certificato medico introduttivo per l’accertamento della disabilità, con una progressiva estensione su tutto il territorio nazionale dal 2026. Questo provvedimento è parte di un ampio processo di riforma, definito dal Decreto legislativo 62 del 3 maggio 2024 (in vigore dal 30 giugno 2024), che ha come obiettivo principale l’inclusione sociale delle persone con disabilità, come previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il Decreto Disabilità: obiettivi e novità

Il Decreto Disabilità nasce in attuazione della Legge 22 dicembre 2021, che delega il Governo a intervenire in materia di disabilità. La sua applicazione, come sottolineato nel focus pubblicato su “programmagoverno.gov.it”, si propone di garantire a tutte le persone con disabilità il pieno esercizio dei propri diritti civili e sociali. Tra le principali misure contenute nel Decreto, vi sono la nuova definizione di disabilità, la valutazione di base, l’accomodamento ragionevole, e l’elaborazione di un progetto di vita personalizzato e partecipato. Quest’ultimo è un piano che mira a individuare il percorso migliore per la vita della persona, tenendo conto delle sue necessità individuali.

Sperimentazione e tempistiche: come funziona la valutazione di base

Per introdurre in modo graduale questi cambiamenti, dal 1° gennaio 2025 partirà una fase di sperimentazione della valutazione di base, che si concluderà nel dicembre 2025. La valutazione di base è il procedimento che accerta la condizione di disabilità e determina l’intensità dei sostegni necessari per una piena integrazione. Inizialmente, questa fase coinvolgerà alcune province italiane, con l’estensione della valutazione a tutto il territorio nazionale dal 2026.

L’obiettivo principale della sperimentazione è quello di testare l’efficacia di questo nuovo approccio. Il procedimento, infatti, si articola in un procedimento unitario e multidisciplinare che, attraverso l’intervento di diversi professionisti, permette di definire con precisione le necessità della persona. La valutazione di base verrà avviata su richiesta del cittadino, del tutore legale o del genitore, con l’invio di un certificato medico introduttivo che avvia ufficialmente il procedimento.

Il Certificato Medico introduttivo: nuove modalità di invio

Il certificato medico introduttivo rappresenta il primo passo fondamentale per avviare il processo di valutazione di base. A partire dal 1° gennaio 2025, questo certificato dovrà essere inviato esclusivamente in formato telematico all’INPS, un passo che mira a semplificare le procedure e ridurre i tempi di attesa. Il certificato dovrà essere rilasciato da medici di medicina generale, specialisti ambulatoriali o altri professionisti sanitari iscritti agli ordini professionali. Il documento dovrà contenere dati anagrafici, diagnosi, trattamenti terapeutici ricevuti e altre informazioni pertinenti per l’accertamento della disabilità.

L’INPS ha già rilasciato le prime istruzioni operative, chiarendo che il certificato medico introduttivo sarà l’unico documento richiesto per la presentazione della domanda di disabilità. Non sarà più necessario che il cittadino invii separatamente una domanda amministrativa.

Attenzione alle province di sperimentazione

Nelle province che parteciperanno alla sperimentazione, il nuovo certificato medico introduttivo entrerà in vigore dal 1° gennaio 2025, e sostituirà il vecchio sistema, che prevedeva l’invio separato di una domanda amministrativa. Le province coinvolte nella sperimentazione sono: Brescia, Trieste, Forlì – Cesena, Firenze, Perugia, Frosinone, Salerno, Catanzaro e Sassari. In queste aree, i cittadini dovranno attenersi alle nuove modalità di invio telematico del certificato medico.

Per chi risiede in una di queste province, il certificato redatto fino al 31 dicembre 2024 sarà valido solo fino alla fine dell’anno. Dal 1° gennaio 2025, l’invio del certificato dovrà seguire il nuovo iter, senza l’invio separato della domanda.

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