A partire dal 2025, le regole relative all’invio delle Certificazioni Uniche (CU) subiranno una modifica sostanziale, influenzando direttamente tutti i lavoratori autonomi detentori di partita IVA. La principale novità riguarda l’unificazione delle scadenze: non ci sarà più una doppia scadenza, ma un unico termine entro il quale inviare le CU, fissato al 31 marzo di ogni anno.
Questa modifica è stata delineata all’interno dello schema di decreto correttivo, riguardante l’adempimento collaborativo, i processi e il concordato preventivo biennale, di recente presentazione presso le Commissioni Finanze della Camera e il Tesoro del Senato.
L’obiettivo di questa mossa è di semplificare i termini di invio delle certificazioni uniche, prevenendo così la confusione che ha accompagnato l’introduzione della dichiarazione precompilata per le partite IVA.
All’interno dello schema di decreto viene modificato l’articolo 4 del DPR n. 322/1998, stabilendo che:
“Dal 2025 le certificazioni, che includono redditi derivanti esclusivamente da lavoro autonomo e professioni abituali, dovranno essere trasmesse elettronicamente all’Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo dell’anno successivo.”
Con questa nuova disposizione, si pongono quindi le basi per un’applicazione più ampia del termine di invio, estendendolo a tutte le CU dei lavoratori autonomi, e non soltanto a quelle implicate nel meccanismo della dichiarazione precompilata.
Nonostante questa uniformazione semplifichi chiaramente le procedure per molti sostituti d’imposta e lavoratori autonomi, emerge la questione su come gestire la coesistenza di termini differenti per le CU di dipendenti e pensionati, attualmente previste al 16 marzo.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) sembra puntare a una maggiore armonizzazione dei termini, ma restano da valutare gli eventuali impatti su tutti i soggetti coinvolti.
Un appello pertanto ai professionisti del settore: è fondamentale tenersi aggiornati sulle eventuali modifiche e sulle migliori strategie da adottare per rispettare le nuove tempistiche, prevenendo complicazioni.
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D’altra parte, l’agenda delle scadenze fiscali può rivelarsi uno strumento utile per non perdere di vista le varie deadline, garantendo così una gestione ottimale dei propri obblighi fiscali.
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