“Chi vive in condominio finisce in tribunale e paga la Tassa Affitto”, rovinata la vita di decine di italiani così | La legge è durissima

donna disperata per lo scontrino

Pagamento del condominio (pexels) - www.circuitolavoro.it

Attenzione al condominio: in Italia la legge è dura e non prevede sconti nei pagamenti, si finisce facilmente in tribunale 

In tempi come quelli di oggi può capitare a tutti di non riuscire a completare un pagamento mensile. Di portare avanti debiti, e di cercare in tutti i modi di non indebitarsi ancor di più, selezionando i pagamenti più urgenti, e calcolando ogni minima spesa.

Se una bolletta dell’acqua arriva un po’ più salata, ci si può ritrovare in una temporanea difficoltà economica. Un tempo il benessere era differente, oggi in Italia i salari permettono solo una vita senza programmi, vissuta giorno per giorno, spesa per spesa.

A volte ciò che può sembrare un problema passeggero, può trasformarsi in un disagio non solo economico, ma anche legale. Ad esempio, coloro che vivono in appartamento, e mensilmente hanno non solo la spesa dell’affitto, ma anche del condominio.

Se l’affitto va pagato senza ritardi, di solito si chiude un occhio sulla quota condominiale, ma se il mancato pagamento dura troppo tempo, si rischia di ritrovarsi sommersi da ingiunzioni di pagamento e azioni esecutive. L’amministratore di condominio, infatti, è obbligato a prendere provvedimenti, nel rispetto delle altre famiglie paganti.

Quando si saltano troppe rate, scatta il decreto ingiuntivo

Per la legge italiana, l’amministratore di condominio è obbligato a rivolgersi al giudice per ottenere un decreto ingiuntivo nel caso in cui un condomino sia indietro con i pagamenti delle sue quote di 6 mesi. In questi casi si rischia il pignoramento di conto correnti, stipendi e abitazioni.

Si tratta di una riforma che ha introdotto nuove regole per obbligare gli amministratori di condominio a prendere provvedimenti legali contro coloro che non pagavano la quota nel 2012, e ancora in vigore. Nessun accordo, nessuna assemblea, si va dritti al punto. L’amministratore può essere esentato solo con una delibera esplicita dell’assemblea dei condomini, che di solito è una scelta poco condivisa perché è preoccupazione di tutti gli altri condomini far sì che si paghi le proprie quote, altrimenti i debiti potrebbero ricadere su chi è già in regola con i pagamenti.

calcolatrice e conti
Evitare troppi ritardi di pagamento al condominio (pexels) – www.circuitolavoro.it

Condominio e pagamenti, cosa fare con il decreto ingiuntivo

Ciò che rende questa situazione particolarmente drammatica non è il fatto che si tratti di un’operazione ingiusta, perché è per la salvaguardia dei conti degli altri condomini, ma dietro i numeri ci sono sempre storie umane, travagliate, fatte di alti e bassi, di lavori persi, problemi familiari, fallimenti aziendali, che oggi più che mai sono all’ordine del giorno e risultano difficili da risolvere per via di un intero impianto societario costruito sul mito della produttività.

Chi si trova in una situazione di difficoltà, che dipende da cause esterne, può ancora puntare all’opposizione al decreto ingiuntivo, presentata entro 40 giorni dalla notifica. L’opposizione permette di far valere le proprie ragioni davanti al giudice e, in alcuni casi, di ottenere la sospensione dell’esecuzione o la riduzione dell’importo richiesto.