Chiusa l’azienda n.1 d’Italia, ha dato da mangiare a tutto il Nord per anni | Famiglie distrutte per colpa sua

Chiusura (pexels.com) - circuitolavoro.it

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Una chiusura con pochi precedenti analoghi, numerose le famiglie che non arrivano a fine mese: succede tutto in Nord Italia.

L’andamento della richiesta di lavoro nel nostro Paese non sembra crescere in modo proporzionale rispetto ai bisogni della popolazione.

Molte aziende stanno rinunciando alla forza lavoro per lasciare spazio a una maggiore economia garantita dalle nuove tecnologie.

Si tratta di una rivoluzione in atto causata principalmente dallo sviluppo dell’IA Generativa, che rischia di soffiare i posti di lavoro a tanti.

In questo caso, però, a intervenire non è stata la tecnologia, ma direttamente la chiusura dell’azienda di caratura storica, che ha sfamato famiglie per anni e anni.

Addio lavoro sicuro, benvenuta precarietà: una tragedia per tanti ex dipendenti

Alla fine dello scorso anno veniva pubblicato un resoconto basato sui dati della Camera di Commercio che riguardava proprio le aziende che avevano dovuto chiudere i battenti nella Provincia di Alessandria. Lo scorso anno si era visto un incremento impressionante già solamente in confronto all’anno precedente ancora, il 2023. Si tratta di un trend spaventoso per chi mantiene la famiglia da stipendiato in un’Azienda che non sia pubblica, e il precariato sembra dietro l’angolo.

Ciò che desta la preoccupazione di molti è anche il fatto che alcune delle aziende che hanno chiuso hanno goduto per anni di una grande reputazione e hanno rappresentato la prosperità della produttività e dell’economia locale. Oltre, dunque, alle conseguenze materiali del veder cadere quelle che erano considerate delle certezze, ci sono anche conseguenze sulla psiche dei cittadini, che ormai vivono nella paura di ulteriori chiusure e quindi di una minore ricchezza e sicurezza lavorativa. Ecco qual è stata l’azienda che più di altre ha sconvolto i residenti.

Licenziamento (pexels.com) - circuitolavoro.it
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Chiusure nel Nord Italia, la peggiore è stata questa

Una tra le chiusure più sentite dai residenti è stata quella a cui ha dovuto rassegnarsi dopo anni la Centrale del Latte di Alessandria e Asti, da tanti considerata il simbolo dell’impresa locale.

Quest’azienda vantava di poter collocare la sua nascita persino nel 1931, e per anni è stata un punto di riferimento per il mantenimento di tante famiglie della zona. Il 2024 è stato un anno drammatico per l’economia locale, bisogna dunque cercare di invertire il trend, o, almeno, di comprendere in che modo si possa verificare un riassetto dell’economia che sia positivo per tutti. In generale, viviamo un periodo di grande trasformazione che riguarda quasi tutti gli ambiti, e l’uno influisce sull’altro: la situazione è in costante cambiamento e adattare le strutture che conosciamo non sarà facile.