Oggi, venerdì 7 febbraio, è il giorno del click day per le assunzioni di lavoratori extracomunitari nel settore della collaborazione domestica. A partire dalle 9:00, le domande potranno essere inviate attraverso il portale del Ministero dell’Interno. Tuttavia, la concorrenza sarà altissima: sono 45.000 le richieste precaricate, a fronte di soli 9.500 posti disponibili.
Il meccanismo del click day era già stato applicato il 5 febbraio per i lavoratori non stagionali, con un rapido esaurimento dei posti disponibili. Altri appuntamenti sono previsti per il 12 febbraio (lavoratori stagionali) e il 1° ottobre (stagionali del turismo).
Oltre alla finestra del 7 febbraio, c’è un’ulteriore opportunità per le famiglie che necessitano di assistenza per anziani e disabili. Per i nuclei con over 80 o persone non autosufficienti, è prevista una quota speciale di 10.000 posti, che potranno essere richiesti a partire dall’8 febbraio.
Secondo Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, il settore domestico necessita sempre più di lavoratori non comunitari. “I dati del precaricamento, se confrontati con altri comparti, dimostrano un’esigenza crescente di personale in questo ambito”. Con il 2025, si conclude la programmazione triennale 2023-2025 e l’auspicio è che il nuovo piano del Governo preveda un aumento della quota destinata a colf e badanti.
La procedura di richiesta è spesso complessa e lunga. Zini sottolinea come la documentazione necessaria non sempre sia rilasciata in tempi rapidi dagli enti preposti. Ad esempio, ottenere certificati di idoneità alloggiativa o le verifiche del Centro per l’Impiego può essere difficoltoso.
Tuttavia, la buona notizia è che, dall’8 febbraio al 31 dicembre 2025, le domande per l’assunzione di badanti per persone non autosufficienti potranno essere inviate fino all’esaurimento dei 10.000 posti disponibili.
Le nuove tabelle retributive per il settore domestico, valide dal 1° gennaio 2025, non sono ancora state pubblicate ufficialmente, ma le associazioni di categoria hanno già diffuso le stime degli aumenti salariali.
Come stabilito dal CCNL, la retribuzione minima è stata adeguata in base all’inflazione:
Se la retribuzione pattuita è superiore al minimo, l’aumento viene assorbito dall’importo già concordato.
L’Inps, con la circolare n. 29 del 30 gennaio 2025, ha aggiornato l’importo dei contributi previdenziali per i lavoratori domestici. L’adeguamento è calcolato in base alla variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo, pari allo 0,8% rispetto all’anno precedente.
Di conseguenza, sono state ridefinite le fasce di retribuzione su cui calcolare i contributi dovuti per il 2025. Un cambiamento che avrà un impatto sui costi per i datori di lavoro, ma garantirà maggiori tutele ai lavoratori del settore domestico.
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