Cliente furioso dopo il rifiuto del pagamento col POS: interviene la GdF | Non fatevi fregare

Pagamenti con Pos (pexels) - www.circuitolavoro.it
Pagamento con il pos: come comportarsi quando l’attività nega il pagamento in modo esplicito, lo spiega la Guardia di Finanza
Siamo tutti a conoscenza del fatto che la legge in Italia obblighi tutte le attività commerciali di munirsi di pos per autorizzare i pagamenti elettronici, senza limiti sulle cifre.
Da nord e sud, i commercianti della nostra Penisola si sono dovuti adeguare alle nuove normative, pena la multa e la segnalazione della Guardia di Finanza, ma cosa accade quando un cittadino vede rifiutarsi il pagamento elettronico?
Nella maggior parte dei casi ci si ‘piega’ alla volontà del commerciante e si cerca il contante. In realtà, la legge spiega che la ragione è del cittadino in quanto è un suo diritto pagare elettronicamente, senza contante.
L’intervento della Guardia di Finanza mette in chiaro cosa si rischia. Parliamo dell’esempio di un locale dell’entroterra maceratese in cui un cliente, rifiutando di pagare con contanti per l’acquisto di un giocattolo, ha richiesto il POS, pagamento elettronico che invece gli è stato negato. Il cliente in questo caso ha deciso di far valere i suoi diritti chiamando il 117, la Guardia di Finanza, che una volta arrivata sul posto ha multato l’esercente.
L’obbligo del POS per l’esercente
Il pos non è una facoltà, è un obbligo. Dal 30 giugno 2022, la legge impone che ogni attività commerciale sul suolo italiano accetti pagamenti elettronici, anche per microtransazioni. Se un esercente si rifiuta, è un abuso a tutti gli effetti, e in automatico scatta una multa di 30 euro fissi e il 4% della somma rifiutata nel caso in cui il cliente volesse denunciare l’accaduto.
La legge ammette delle eccezioni: la multa non vale nel caso in cui il POS fosse tecnicamente non funzionante: in caso di malfunzionamenti comprovati, l’esercente è esentato dalla multa, ma il tutto deve essere dimostrabile una volta che la Guardia di Finanza si è presentata al locale.
Come comportarsi quando l’esercente nega il pagamento con il POS
Nel caso in cui ci si trovasse di fronte a una situazione simile, il cittadino ha il diritto di chiamare la Guardia di Finanza e comunicare l’accaduto: l’esercente non può presupporre un suo diritto inesistente, il pagamento con il pos non è rifiutabile: è un sistema che richiede tracciabilità come strumento di legalità.
I propri diritti sono sempre da tenere a mente per non rischiare di farsi mettere i piedi in testa: il pagamento elettronico è garantito su tutto il territorio italiano, potrete sempre uscire di casa senza contanti: in caso di rifiuto, siete autorizzati a non pagare.