Il versamento dell’IMU, l’imposta municipale unica, rappresenta per molti proprietari di immobili una scadenza annuale importante. Viene fissato comunemente per il 16 giugno, ma recentemente è stato esteso al 17 giugno 2024 per l’acconto. Però, a volte, si può incorrere in pagamenti eccessivi, dovuti ad errori di calcolo o variazioni legislative retroattive. Quando ciò accade, i contribuenti hanno il diritto di richiedere un rimborso.
Per undestanding dettagliato su come chiedere il rimborso dell’IMU pagata in più, proseguite nella lettura.
L’IMU è un’imposta obbligatoria per:
Questa imposta si applica principalmente a fabbricati, terreni, e aree edificabili. Esistono comunque delle esenzioni, pertanto non tutti sono tenuti al pagamento.
Nel momento in cui si constata di aver pagato un importo di IMU superiore a quanto dovuto, è possibile intraprendere una procedura per chiedere il rimborso. Questa prevede anzitutto una verifica dell’errore, per poi procedere con la presentazione di una richiesta formale al Comune in cui l’immobile è situato.
Il contribuente deve compilare un modulo specifico o scrivere una richiesta su carta libera, indicando dati essenziali come:
La richiesta di rimborso deve essere inviata entro cinque anni dal pagamento eccessivo o dalla data in cui è stato riconosciuto il diritto alla restituzione.
Il Comune ha l’obbligo di rispondere alla richiesta di rimborso entro 180 giorni dall’accettazione dell’istanza. Superato questo termine senza risposta, il contribuente può inviare un sollecito. Dopodiché, con le eventuali informazioni aggiuntive richieste e valutate, il rimborso verrà effettuato seguendo il metodo dichiarato dal contribuente.
Il pagamento errato o in eccesso dell’IMU non è una condizione definitiva. I contribuenti hanno diritto a richiederne il rimborso, secondo una procedura ben definita e entro termini specifici. Una volta ottenuto il rimborso, è consigliabile conservare una copia di tutti i documenti relativi alla richiesta, per qualsiasi necessità futura.
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