“Epidemia di infezioni alla pelle in questa città italiana”, state attenti: il 99% di chi esce dalle 11 alle 17 la prende

Caldo e infezioni alla pelle (pexels) - www.circuitolavoro.it
L’estate più calda di sempre? Sicuramente si parla di temperature da record, ma a preoccupare sono i risvolti sul nostro corpo
L’estate è arrivata, e con lei un problema che sta colpendo migliaia di persone: l’eccessivo caldo porta con sé nuove sfide per il corpo umano. I nostri tessuti non sono abituati a temperature che superano 40 gradi, e così come i nostri corpi tendono a riadattarsi a una situazione differente, anche l’intero ecosistema che viviamo cambia.
Le piante, gli animali e i batteri si stanno comportando in modo sempre più ambiguo, proprio per ‘salvarsi’ e rispondere a un clima impazzito. Anche la stessa eccessiva sudorazione durante le ore più calde sta provocando una vera e propria epidemia di infezioni cutanee.
Più si suda, più la pelle è vulnerabile a infezioni e funghi. Si sa, l’estate è il periodo in cui si contraggono più infezioni da funghi in assoluto, tra mare, sudore, sabbia sporca e in generale il corpo più nudo dell’inverno. Pensate che le temperature alte in luoghi umidi fanno proliferare più batteri, creando delle vere e proprie colonie.
A soffrire dei picchi di infezioni, infatti, sono le città considerate più umide, perché sono quelle con maggior concentrazione di proliferazione batterica. Detto così può sembrare assurdo, ma il clima influisce sulle condizioni di vita degli ‘ospiti’.
Le ore peggiori in città: come evitare infezioni e micosi
L’ora di pranzo sappiamo essere la peggiore: rash infiammatori, irritazioni da contatto e infezioni cutanee, il sudore e l’umidità portano la nostra pelle a indebolirsi e a non riuscire a far barriera dagli attacchi esterni. Per questo è importante aumentare le docce ed evitare di uscire nelle ore peggiori, al giorno d’oggi più che mai.
Chi è esposto al calore intenso tra le ore centrali (11–17) accumula sudore in aree critiche del corpo come le ascelle, l’inguine, le varie pieghe cutanee etc, dove la pelle non riesce a traspirare correttamente e manifesta infiammazione, prurito e microinfezioni. Inoltre, l’eccessiva sudorazione altera il pH cutaneo, in questo modo la barriera protettiva si indebolisce e favorisce l’insorgere di eruzioni come ad esempio la classica e fastidiosa follicolite, ma anche tante altre irritazioni e infezioni che producono diverse forme di dermatiti.
Come proteggere la pelle dal caldo nella città più umida d’Italia
Può sembrare scontato ma indossare indumenti leggeri, larghi e traspiranti è già la cosa migliore che si possa fare. Evitare di comprare prodotti fast fashion in poliestere che sono i primi a creare proliferazioni batteriche e irritazioni, preferire il cotone, il lino, o tessuti tecnici. Farsi più docce al giorno e ricordarsi di idratare la pelle, ma di lasciarla sempre asciutta facendo assorbire bene i prodotti! L’umidità persistente crea un terreno fertile per lieviti e batteri, aggravando irritazioni e rischio di infezioni secondarie soprattutto in corpi che hanno un sistema immunitario compromesso.
In Italia la città con la più alta umidità in questo 2025 è Treviso, a renderlo noto è l’Esquire, a seguire anche Padova e Vicenza. In queste aree del Nord-Est, circondate da pianure e prive di significative ventilazioni naturali, l’umidità si accumula creando un microclima ostile. Chi pratica attività fisica all’aperto o trascorre molto tempo fuori casa durante le ore più calde è particolarmente esposto a questi rischi, fate attenzione.