Saper identificare chiaramente le situazioni che consentono di essere esonerati dalle visite fiscali è fondamentale per chiunque desideri evitare sanzioni pur dovendo uscire di casa durante gli orari preposti al controllo medico. È essenziale ricordare che, durante il periodo di malattia per il quale l’Inps eroga un’indennità sostitutiva, i dipendenti sono tenuti a essere reperibili nelle fasce orarie dedicate alle visite fiscali: specificatamente, dalle ore 10 alle 12 al mattino e dalle 17 alle 19 nel pomeriggio.
Non rispettare queste regole senza un valido motivo può portare a conseguenze significative, che possono andare dalla perdita dell’indennità sostitutiva al rischio di un licenziamento per giusta causa. Tuttavia, esistono delle circostanze in cui è possibile allontanarsi dal proprio domicilio senza incorrere in penalità, a condizione che si possa fornire una giustificazione adeguata qualora si verificasse un controllo durante l’assenza.
Si presentano di seguito le situazioni che permettono un’esenzione dall’obbligo di reperibilità per i lavoratori dipendenti durante le fasce orarie destinate alle visite fiscali, come stabilito dalla normativa vigente.
Per i lavoratori del settore privato, l’esonero dalla visita fiscale si applica in specifiche condizioni, dettagliate nella circolare dell’Inps n. 95/2016. Mentre, per i dipendenti pubblici, le situazioni di esonero sono elencate nel decreto del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione (DM n. 206/2017).
Oltre alle situazioni di esonero, ci sono casi in cui l’assenza può essere comunque considerata giustificata in base agli attuali orientamenti della giurisprudenza. In queste circostanze, è consigliabile informare il datore di lavoro con un preavviso ragionevole. Tuttavia, questa comunicazione non esclude l’obbligo di giustificare successivamente l’assenza, in caso di controllo medico avvenuto nella stessa giornata.
In caso di inadempienza senza giustificato motivo, le sanzioni applicate possono essere severe, arrivando alla decurtazione di 10 giorni dall’indennità di malattia alla prima assenza non giustificata, al 50% di decurtazione per la seconda, fino alla perdita totale dell’indennità alla terza assenza.
Essere a conoscenza delle circostanze che consentono di essere esonerati dalle visite fiscali permette ai lavoratori di gestire al meglio le proprie necessità senza incorrere in sanzioni. È sempre raccomandato munirsi di documentazione adeguata che attesti la validità del motivo che implica l’assenza durante gli orari di reperibilità, in modo da poterlo presentare efficacemente in caso di necessità.
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