Europa addio, gli Stati Uniti l’hanno annientata: il triste annuncio ufficiale | Non c’è più nulla da fare

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Europa che arranca (pexels) - www.circuitolavoro.it

Il colpo è arrivato dritto dagli USA: l’Europa arretra ancora, il nostro continente rischia un effettivo tracollo

L’Europa sta vivendo un declino sempre più evidente, a confermare il problema è una delle ultime dichiarazioni ufficiali arrivate dagli Stati Uniti, che non fa che confermare ciò che in molti temevano da tempo: il vecchio continente è stato superato, messo all’angolo e, in alcuni settori, addirittura annientato.

Il nostro continente perde punti dal punto di vista dell’economia globale, l’America, nonostante la sua crisi interna e geopolitica, continua a crescere, e dietro di lei anche l’altra potenza mondiale: la Cina.

Dalla produttività al mercato tecnologico, passando per l’innovazione e gli investimenti, l’Europa continua a perdere terreno.

Gli effetti si sentono sulle vite dei cittadini: noi italiani facciamo parte di tutto questo declino. Prezzi alle stelle, poco potere d’acquisto per le famiglie, flussi migratori che diminuiscono, mancanza di infrastrutture solide, un debito che aumenta e un mondo del lavoro che arranca, e non riesce a dare concretezza ai dipendenti.

Gli Stati Uniti dominano: Europa fuori dai giochi?

Le parole del Ceo di JPMorgan, Jamie Dimon, sono state chiarissime: “Gli Stati Uniti sono ancora la forza economica dominante del pianeta” ha dichiarato al mondo. E guardando i numeri, è difficile dargli torto. Basti pensare che nel 2008 il PIL dell’Europa e quello americano erano quasi pari, oggi invece quello statunitense ha un vantaggio di trilioni e trilioni di dollari.

Nel frattempo, l’Eurozona rallenta, zavorrata da inflazione, debiti e burocrazia molto lenta. Le imprese fanno fatica a restare competitive, i giovani emigrano. E a pagare il prezzo sono i cittadini europei.

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L’Europa completamente in crisi, sorpassata dagli USA (pexels) – www.circuitolavoro.it

Perché l’Europa ha perso la sfida

Poca unione dal punto di vista culturale è sempre stata la causa n.1 della disgregazione europea. Lo hanno dimostrato anche gli inglesi con la Brexit. Non c’è coesione perché le mentalità e il modo di vivere sono completamente differenti da uno Stato all’altro. Molti Paesi europei si sono persi tra regolamenti e politiche spesso in contrasto tra loro, mentre l’America è sempre orientata allo sviluppo capitalista, al progresso tecnologico e al ruolo di leadership che ha nel mondo.

La mancanza di una visione comune ha pesato in Europa: nessun colosso europeo compete con i giganti americani del tech, e anche il settore finanziario è in netta minoranza. Gli analisti sono divisi: alcuni sostengono che l’Europa possa ancora invertire la rotta, puntando su sostenibilità, formazione e infrastrutture per il turismo, altri pensano che il trend non si invertirà e l’Europa vedrà ogni Stato lavorare da sé per la propria riuscita. Al momento l’UE è bloccata, con la Germania in recessione tecnica, e paesi come l’Italia attirano sempre di meno, ma soprattutto consumano sempre di meno perché impossibilitati dalla crisi finanziaria.

E se un tempo il turismo era uno dei fiori all’occhiello dell’Europa, oggi anche questo primato sembra essere messo in discussione. I numeri parlano chiaro: gli Stati Uniti hanno superato l’Unione Europea per incassi dal settore turistico, posizionandosi tra i primi posti a livello mondiale. L’Europa rimane tra i continenti più scelti, ma non ha più l’esclusiva. Non solo è una grande perdita dal punto di vista simbolico, ma anche da quello economico.