Ferie non godute, da stanotte è ufficiale: te le devono pagare obbligatoriamente | Non serve nemmeno l’indeterminato

Scritta "ferie non godute" e calendario

Ferie non godute - circuitolavoro.it (2)

Non importa se si abbia l’indeterminato o meno: ora le ferie non godute andranno pagate anche a contratti determinati.

Quando si parla di ferie non godute, la regola è sempre sembrata chiara: vanno fatte, non si pagano (almeno per quelle settimane obbligatorie). In molti casi è davvero così. Ma ora qualcosa cambia – non per tutti, ma per alcuni lavoratori sì. E a stabilirlo è stata la Cassazione, riaprendo un tema spesso dato per scontato.

Una recente ordinanza ha fatto chiarezza su una situazione che riguarda migliaia di lavoratori: se il contratto è a termine e non consente di usare le ferie prima della scadenza, quei giorni devono essere pagati. Non è più una gentile concessione, ma un diritto.

Le ferie vanno fruite, e solo in casi eccezionali – come la cessazione del rapporto o l’impossibilità oggettiva – si possono monetizzare. Ma per alcuni contratti brevi, ora è ufficiale: se le ferie maturate non sono state godute per cause indipendenti dal lavoratore, vanno monetizzate. E nessun dirigente potrà più considerarle automatiche o scontate.

Come ha sempre funzionato per i contratti a termine

Per chi ha un contratto a tempo determinato, la regola è stata penalizzante: le ferie andavano fatte durante il contratto, altrimenti niente pagamento. Nessuna indennità, nessun rimborso. E per i dirigenti che le pagavano lo stesso, scattava − oltretutto – la sanzione.

Una parziale eccezione valeva solo per i supplenti brevi, ma restava spesso lettera morta: bastava una pausa scolastica e le ferie venivano considerate sfruttate, anche senza richiesta. Risultato? Nessun euro in più. Ora però, qualcosa si è mosso. Almeno per alcune categorie di lavoratori.

Bilancia con un orologio che segna il tempo, e denaro dall'altro piatto
Ferie non godute: chi potrà ricevere il pagamento con il contratto a termine – circuitolavoro.it

Cosa ha detto la Cassazione: la svolta per i contratti brevi

La svolta arriva con l’ordinanza n. 16715 della Corte di Cassazione. I giudici hanno stabilito che i docenti con contratto a tempo determinato non possono essere considerati automaticamente in ferie durante i giorni di sospensione delle lezioni, se non c’è una richiesta esplicita o un ordine scritto del dirigente scolastico.

Questa decisione nasce da un principio fondamentale: il diritto alle ferie retribuite è irrinunciabile e non può essere aggirato con automatismi o scorciatoie burocratiche.

Un chiarimento, questo, decisamente necessario, visto che ogni anno migliaia di insegnanti lavorano senza contratto a tempo indeterminato, passando da un incarico all’altro. Per loro le ferie spesso restano solo sulla carta, insieme alla speranza di ottenere una stabilità lavorativa. Non è chiaro quando la precarietà si ridurrà in tutto il Paese, ma una cosa è certa: da oggi, invece, se non sono state godute per motivi indipendenti dal lavoratore, devono essere pagate. Finalmente nero su bianco. Speriamo accada presto anche per altri settori.