Ferie retribuite, da quest’anno il datore di lavoro può decidere di non pagarle: stai a casa ma non prendi un euro

Assenza ingiustificata al lavoro

Assenza ingiustificata al lavoro- Foto di Engin Akyurt da Pexels-CircuitoLavoro.it

Una recente pronuncia della Cassazione cambia le regole per le ferie retribuite : chi si assenta senza permesso rischia di perdere stipendio e incorrere in sanzioni.

Quando si parla di tutela dei lavoratori in Italia non si può fare a meno di pensare alle ferie retribuite, che devono essere garantite per il recupero delle energie psicofisiche.

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha messo, però, in luce un aspetto spesso trascurato: la necessità di ottenere un’autorizzazione preventiva per fruire delle ferie.

Nel caso specifico, un dipendente comunale si è assentato dal lavoro usufruendo delle ferie maturate, ma senza aver ottenuto l’autorizzazione necessaria.

La richiesta era stata presentata con meno di 24 ore di anticipo e il Comune si è visto impossibilitato a riorganizzare adeguatamente il lavoro di fronte a quest’assenza.

Ferie con scarso preavviso: quando si considera l’assenza ingiustificata

L’ordinanza n. 14006/2024 della Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, ha ribadito un principio fondamentale: la fruizione delle ferie, anche se maturate, è subordinata all’autorizzazione del datore di lavoro. Nel caso in cui ci si assenti senza un adeguato preavviso di comunicazione, non sarà possibile usufruire delle ferie. Il datore di lavoro potrà procedere alla segnalazione di un’assenza considerata ingiustificata e, come tale, sanzionabile disciplinarmente.

Questa decisione del tribunale sottolinea l’importanza di rispettare le procedure previste per la fruizione delle ferie. Si stabilisce così che la semplice maturazione del diritto non autorizza il dipendente a usufruirne senza il necessario permesso. La decisione della Corte di Cassazione ha implicazioni significative sia per i lavoratori che per le amministrazioni. Per i dipendenti, è fondamentale comprendere che l’assenza dal lavoro senza autorizzazione, anche se giustificata dalla maturazione delle ferie, può comportare sanzioni disciplinari e la perdita della retribuzione per i giorni non lavorati.

Sentenza Corte di Cassazione
Sentenza Corte di Cassazione- Foto di KATRIN BOLOVTSOVA da Pexels-CircuitoLavoro.it

Cosa dice la Cassazione sulla gestione della richiesta di ferie

Per quanto riguarda le amministrazioni, invece, la sentenza rafforza l’importanza di una gestione rigorosa delle richieste di ferie. Solo in questo modo si possono pianificare le assenze in modo che non pesino sulla struttura. Si deve soprattutto garantire la continuità e l’efficienza delle attività lavorative. Nel caso specifico esaminato dalla Corte della Cassazione, è stato rigettato il ricorso del dipendente. Le spese legali sono state addebitate al lavoratore, una decisione che consolida la posizione sulla necessità di rispettare le procedure di autorizzazione delle ferie.

Questo caso evidenzia l’equilibrio delicato tra il diritto del lavoratore al riposo e le esigenze organizzative del datore di lavoro, sottolineando che la corretta pianificazione e autorizzazione delle ferie è essenziale per il buon funzionamento dell’organizzazione lavorativa.