Fermi tutti, arrivato l’aumento epocale: 5mila euro in più per tutti coloro che sono in questa lista

In arrivo fino a 5mila euro in busta paga (pexels) - www.circuitolavoro.it
5mila euro in più in busta paga, decretata la novità di giugno: i prossimi mesi iniziano i veri rialzi, scoprite se siete presenti in lista
5mila euro in più in busta paga in un anno potrebbe sembrare un sogno ad occhi aperti per tanti lavoratori, ma questa volta bando ai sogni, parliamo di realtà.
Il mondo del lavoro italiano ha bisogno di un’evoluzione. I salari statici stanno rendendo complicata la vita alla maggior parte delle famiglie: non si può vivere nel 2025 con uno stipendio degli anni ’30/’50.
Anche lo stesso Presidente Sergio Mattarella ha fatto focus sul problema, e ora il Governo sembra aver preso in mano la situazione, cercando di aumentare le paghe con incentivi mensili che possono raggiungere anche i 480 euro al mese, che possono diventare circa 5mila euro netti in busta paga all’anno.
Un’enormità, quindi, se si pensa che fino ad oggi siamo stati abituati a bonus di poche centinaia di euro una tantum.
Chi sono i destinatari dell’aumento
Il piano parte dal Decreto del Presidente del Consiglio del 16 giugno 2025, che ha stanziato 190milioni di euro per riequilibrare le retribuzioni accessorie tra ministeri. Una manovra volta a rendere più eque le paghe che al momento sono le più sottopagate come quelle della giustizia e della cultura. Al momento i rialzi riguardano solo i dipendenti statali, ma può essere inteso anche come un primo segnale di svolta per il resto dei lavoratori che sono dipendenti del privato.
L’idea è quella di armonizzare i trattamenti accessori, garantendo maggiore equità tra amministrazioni, con aumenti di 480 euro mensili per il Ministero della Giustizia, 465 per l’Interno, 310 all’Ambiente e via via per altri con cifre più basse, tra cui Ricerca, Università, Cultura, Istruzione e Made in Italy.
Cosa cambierà concretamente in busta paga e chi resta escluso
Da luglio 2025 (dopo il decreto attuativo concordato con Economia e sindacati), gli aumenti saranno distribuiti con contratti integrativi. Non tutti, però, vedranno la stessa cifra: quelli che già percepivano accessori sopra la media (come Economia o Turismo) non riceveranno nulla. Tutti i dettagli possono essere consultati in Gazzetta Ufficiale dal 16 giugno.
La divisione del capitale è questa: la quota maggiore sarà destinata al Ministero della Giustizia: 43,7 milioni di euro a cui seguono anche il Ministero della Difesa, con 19,5 milioni di euro, e quello della Cultura con 15,5 milioni di euro. Premi, come accennavamo, anche per i Ministeri dell’Interno e dell’Economia e delle Finanze, ai quali vanno rispettivamente 14 milioni e 11 milioni di euro. Incrementi che porteranno a una media del 3,15% in più sugli stipendi.