CONTO BLOCCATO DALL’AGENZIA DELLE ENTRATE | “Era un bonifico di mio nonno”: non si salva più nessuno

Pagamenti in famiglia_ attenzione ai bonifici (pexels) - www.circuitolavoro.it
Attenzione al denaro che circola in famiglia: l’AdE ha lo storico dei bonifici, è importante informarsi su come evitare i controlli incrociati
Aumentano i controlli fiscali: è la notizia che continuiamo a sentire tutti i giorni ma facciamo un po’ di chiarezza. L’AdE ha aumentato i controlli grazie a nuovi sistemi integrati automatici che permettono di incrociare dati e ricevere molte più informazioni sui movimenti economici delle famiglie.
A ciò si aggiunge il fatto che le nuove generazioni sono abituate a pagare tutto con gli smartphone, attraverso la tecnologia NFC che permette di pagare con un click avvicinando lo smartphone al pos.
Questo maggiore controllo non significa che i cittadini onesti debbano preoccuparsi, piuttosto devono imparare a utilizzare i bonifici nel modo giusto per evitare di far scattare un allarme che instilla a sua volta il bisogno di controlli incrociati da parte degli uffici dell’Agenzia delle Entrate.
Quando le famiglie si scambiano patrimonio attraverso i bonifici bancari, devono sapere che tutti quei flussi di denaro devono corrispondere alle entrate dichiarate, altrimenti i sofisticati strumenti di intelligenza artificiale si accorgerebbero di incongruenze e le segnalerebbero agli uffici.
Attenzione ai bonifici in famiglia: i controlli dell’AdE
È solo in questi casi che inizierebbero a scattare i controlli incrociati che potrebbero includere anche tutte le altre persone che fanno parte del nucleo familiare o che hanno avuto rapporti economici con la persona in questione. Bonifici che appaiono come ‘regalo’ sono in realtà un’arma a doppio taglio se vengono fatti in modo irregolare. Quando movimentazioni bancarie tra familiari non trovano poi giustificazione dal punto di vista fiscale, la Cassazione con l’ordinanza n. 13761/2025 permette i controlli estesi ai componenti familiari.
Gli elementi che attirano l’attenzione dell’autorità fiscale includono i versamenti ripetuti tra genitori e figli, che non possono rientrare in donazioni episodiche, regali o passaggi di proprietà che potrebbero mascherare operazioni abusive. A ciò si aggiunge anche la mancanza di documentazione e di causale che giustifichi il bonifico.
Come passare denaro ai figli: ricordarsi della causale
Se hai figli, nipoti o familiari cui invii somme di denaro, non devi smettere, inutile mettere in giro stupidi allarmismi, ma bisogna tenere presente di alcuni accorgimenti. Documentare sempre la causale è importante, non è opzionale. Ogni movimento bancario in entrata o in uscita si presume fiscalmente rilevante.
L’AdE può incrociare in modo preciso le informazioni bancarie con le dichiarazioni fiscali. Nel caso in cui nascessero discrepanze tra le dichiarazioni dei redditi e i movimenti di denaro, i controlli possono allargarsi ai conti bancari intestati ad altri familiari con cui si hanno rapporti economici.
Finora l’attività di indagine era focalizzata sui dati del contribuente stesso, ma con questa sentenza la Cassazione amplia il perimetro del controllo. Al contrario rispetto a un tempo, adesso spetta al contribuente fornire prove valide per giustificare lo spostamento di somme ingenti.