La comunità dei forfettari è in trepidazione per la nuova Flat Tax super scontata prevista per chi aderirà al concordato preventivo biennale. Il decreto correttivo, approvato dal Consiglio dei Ministri il 26 luglio 2024, potrebbe portare l’aliquota sostitutiva al 10% per i forfettari e addirittura al 3% per le start-up. L’ufficialità di queste misure arriverà solo con la pubblicazione del testo definitivo.
La nuova flat tax rappresenta un’opportunità notevole per i forfettari, rendendo ancora più allettante l’adesione al concordato preventivo biennale. Attualmente, i forfettari con ricavi o compensi fino a 85.000 euro sono soggetti a un’aliquota del 15%, che scende al 5% per le start-up. Con il decreto correttivo, si prevede una riduzione ulteriore delle aliquote: al 10% per i forfettari e al 3% per le start-up nei primi cinque anni di attività.
Per i forfettari, l’adesione al concordato preventivo biennale offre vantaggi che cambiano le carte in tavola, soprattutto per coloro che sono più scettici. La flat tax scontata si applicherà al reddito incrementale determinato dall’Agenzia delle Entrate, basato sulla differenza tra il reddito del 2023 e il valore proposto per il 2024. Questa misura sperimentale sarà valida solo per il periodo d’imposta 2024, con adesione entro fine ottobre.
L’accesso al concordato preventivo biennale non solo permette di beneficiare di aliquote ridotte, ma offre anche una maggiore certezza fiscale. Questo accordo assicura che i forfettari paghino un’imposta congrua rispetto ai propri guadagni effettivi, favorendo la prevedibilità e stabilità delle entrate.
Le aliquote ridotte rappresentano un significativo incentivo per le start-up nei primi cinque anni di attività, supportando la crescita delle nuove imprese. Questo sostegno mira a facilitare lo sviluppo economico complessivo, fornendo un impulso positivo all’economia.
L’iniziativa del concordato preventivo biennale punta a incentivare i forfettari ad aderire, promuovendo una maggiore compliance fiscale e trasparenza contro l’evasione fiscale. Stabilire un accordo preventivo riduce il numero di controversie e contenziosi tra contribuenti e Amministrazione, ottimizzando le risorse destinate ai controlli e alle dispute legali e rendendo il sistema fiscale più efficiente. Per saperne di più, visita la nostra sezione dedicata alle news.
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