“Il tumore al pancreas lo potete prevedere”, basta fare questo semplice esame sul sangue | Solo i medici conoscono il segreto

Cancro al pancreas, il nuovo test brevettato (pexels) - www.circuitolavoro.it
Un test del sangue per prevedere lo sviluppo del tumore al pancreas: un traguardo importante raggiunto dalla ricerca scientifica
PAC-MANN non è il videogioco della simpatica pallina che deve superare labirinti che guardiamo con occhio nostalgico per gli anni ’90, ma una salvezza per futuri malati oncologici, una vera e propria avanguardia sulla prevenzione per il tumore al pancreas, noto infatti per la sua aggressività e per la difficoltà della diagnosi precoce.
Il problema principale che riguarda la ricerca sul tumore al pancreas è la difficoltà nel riconoscere i sintomi iniziali: di solito si manifestano in fase avanzata, quando è già troppo tardi per la maggior parte dei trattamenti efficaci. Chi ha un parente che ha sofferto di questa tipologia di displasia, sa anche quanto i medici siano restii a dare informazioni sulla longevità e la possibilità di eliminare del tutto la malattia.
Il 2025 ha visto invece il risultato di una ricerca storica: il Test PAC-MANN riesce a riconoscere i primi segnali di un eventuale sviluppo del tumore.
Questi sviluppi scientifici offrono infatti una nuova speranza: un test del sangue rapido e soprattutto non invasivo, che potrebbe letteralmente rivoluzionare la diagnosi precoce.
Il test PAC-MANN: una svolta nella diagnosi precoce per il tumore al pancreas
È stato un team di ricercatori dell’Oregon Health & Science University a sviluppare un test del sangue denominato PAC-MANN, un metodo semplice, progettato per individuare il cancro al pancreas nelle sue fasi iniziali, che fino a questo momento per la scienza era ancora un limite. Il test analizza l’attività di specifiche proteine chiamate proteasi, che vengono secrete in quantità elevate dai tumori pancreatici durante la loro crescita, già dalle fasi iniziali.
Alcune di queste proteasi entrano nel flusso sanguigno e quindi possono essere rilevate attraverso l’esame in questione. Dai test è stata rilevata la proteasi appartenente alla famiglia delle MMP, con un’accuratezza del 79% su 356 pazienti totali. Lo studio è stato poi pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine, approfondendo il significato dei risultati.
Verso una diagnosi più tempestiva e accessibile
Il test PAC-MANN, richiedendo solo piccoli campioni di sangue e fornendo risultati rapidi, potrebbe rappresentare un aiuto importante per la sopravvivenza dei pazienti. Questa tipologia di tumore, infatti, ha una mortalità molto alta anche per via dell’incapacità di valutare le alterazioni nella produzione delle proteasi dovute alle fasi iniziali della crescita della displasia. Aumentando la velocità della diagnosi, automaticamente aumenterà anche la percentuale di sopravvivenza.
Rendendo la diagnosi precoce più accessibile e meno invasiva, si può fare un passo avanti nella lotta al cancro, offrendo anche nuove possibilità di trattamento e di gestione della malattia prima che crei metastasi a linfonodi e altri organi. Sebbene siano necessari ulteriori studi per confermare l’efficacia del test su larga scala, i risultati preliminari sono promettenti.