IMU, “tutto il Paese non lo deve pagare”: non è questione di ISEE | Passata la ‘legge’ nazionale

Casa e pagamento dell’IMU - (pexels) - www.circuitolavoro.it
Il problema italiano della tassa sulla casa, i cittadini non riescono più a sostenere le spese, c’è bisogno di una nuova legge
In Europa e nel mondo, la tassazione sulla casa è gestita in modi molto diversi. Quando diciamo che l’Italia è l’unica a pagare l’IMU non è del tutto vero. Anche tanti altri paesi europei pagano le tasse sulla casa, ma in modo diverso, e le più alte non sono in Italia. Perché allora noi italiani ci lamentiamo sempre delle tasse sulla casa?
Perché non sono ben distribuite in base al reddito e questo genera spesso pressioni fiscali non indifferenti su famiglie che devono togliersi gran parte dei guadagni per pagare le tasse su abitazioni che spesso neanche fruttano, perché non vengono utilizzate come fonte di reddito.
Sono tantissimi gli italiani dal reddito basso, che magari per eredità hanno ricevuto più case e che non riescono a farle diventare fonte di reddito, magari per mancanza di competenze, oppure per questioni esterne come i luoghi in cui sono situate, difficili da raggiungere o con scarso turismo.
In questi casi le famiglie si trovano l’aggravante di non riuscire a togliersi la proprietà e al tempo stesso dover pagare annualmente tasse su tasse. Esistono invece nazioni in cui tutto questo non avviene, e i cittadini sono molto più tutelati. In quasi tutti gli altri Paesi europei, ad esempio, l’IMU come la conosciamo noi non esiste.
Il problema italiano dell’IMU rispetto all’Europa
Il problema dell’Italia sta nel fatto che resta ancorata a una logica fiscale in cui la casa è vista come un “bene di lusso”, anche se spesso non lo è affatto. La legge nazionale italiana prevede l’obbligo di pagamento dell’IMU anche in casi in cui altrove verrebbe considerato assurdo. Perché una famiglia che vive con un solo stipendio dovrebbe pagare un’imposta sulla propria abitazione, solo perché magari è stata ereditata, ma al tempo stesso non viene utilizzata? Perché chi eredita una casa di campagna deve versare centinaia di euro l’anno, anche se non ci vive e non l’affitta?
L’IMU, così com’è, non tiene conto delle nuove povertà, delle disuguaglianze territoriali e delle varie trasformazioni demografiche delle generazioni. Inoltre, in Italia, l’IMU si paga anche sulla prima casa se al catasto è registrata come abitazione di lusso, senza però prendere in considerazione le reali entrate annuali della famiglia. A ciò si aggiunge il fatto che in Italia le tasse sulla casa non si fermano all’IMU, ma si sommano l’imposta di registro, il bollo, la TARI e via discorrendo. Guardando ai dati, in Italia le tasse sulla casa sono apparentemente più basse di Francia e Germania, ma tutte le altre micro imposte accessorie fanno ribaltare la situazione.
Il problema del catasto e il caso tedesco: le tasse sulla casa
In Italia le rendite catastali sono spesso obsolete ma vengono utilizzate comunque come base per calcolare le imposte, così non si parla quasi mai di valori reali. Ciò che realmente cambia tra Italia e resto d’Europa è che in molti Paesi europei la casa viene tutelata come bene primario, in Italia è ancora vista come fonte di entrata fiscale, anche quando non genera alcun reddito.
Il sistema tedesco prevede una tassazione più equa con una tassa fondiaria che applicano i comuni in base al valore catastale dell’immobile e con aliquote che variano in base all’utilizzazione del bene e poi c’è una tassa di proprietà che varia da città a città, da 0,75 a 1,5 euro al metro quadro.