INPS, “Ci siamo sbagliati, ridateci tutti i soldi”: chi è in questa lista può iniziare a piangere

uomo che grida al telefono

Comunicazione da parte dell’INPS (Pexels) - www.circuitolavoro.it

L’INPS inizia a inoltrare le comunicazioni ai cittadini: i nuovi controlli a tappeto potrebbero coinvolgere tutti

Quest’estate l’INPS sta seguendo un’operazione di recupero. Già ad agosto, tantissime persone che percepiscono sussidi e prestazioni sociali potrebbero veder arrivare richieste formali di rimborso.

Tra i motivi principali, non solo lo sventare i furbi che vogliono fare speculazione, ma anche andare a correggere tutti gli errori presenti nelle autocertificazioni non aggiornate. Per la cassazione se l’INPS non comunica il bisogno di aggiornamenti della documentazione inoltrata, e sbaglia a dare gli importi, non ha il diritto di richiedere il denaro dato: è sua responsabilità certificare di avere tutto ciò che gli serve per comprendere lo stato effettivo del cliente.

Molto spesso l’INPS ha richiesto indietro somme senza vincere poi effettivamente la causa, semplicemente perché non era nella posizione di poter addossare l’errore al cittadino. Anche per questo l’ente si sta impegnando in controlli annuali più approfonditi, per evitare di fare uscire più denaro del dovuto: enormi perdite anche per le casse statali.

Quindi errori nei requisiti ISEE, autocertificazioni non aggiornate o nei casi più gravi manipolazioni intenzionali: tutto dovrà essere corretto, con delle comunicazioni d’avviso. In alcuni casi, purtroppo, anche chi non era consapevole dell’errore potrebbe ritrovarsi a dover restituire quanto percepito in precedenza, l’equilibrio sottile della colpa varia da caso a caso anche di fronte a un giudice.

Chi rischia il controllo dell’INPS

L’attenzione dell’INPS si concentrerà principalmente su chi ha beneficiato di:

-Assegno di inclusione (ADI) e Supporto per la formazione e il lavoro (SFL).
-NASpI.
-Indennità di invalidità civile.
-Bonus nido e altri contributi minori.

Riunione di lavoro
Comunicazioni errori INPS (Pexels) – www.circuitolavoro.it

Le frodi e i controlli serrati: come difendersi

Il perché dei controlli deriva dal fatto che in quest’anno sono emerse frodi per circa 60 milioni di euro, tra errori di compilazione dei documenti e quelli falsati di proposito. L’INPS, con un protocollo firmato assieme alla Corte dei Conti, controllerà automaticamente ogni posizione a rischio, incrociando i dati fiscali, anagrafici e provenienti dai Comuni e dall’Agenzia delle Entrate, in modo da capire se tutto combacia.

A partire da agosto, chi è stato identificato dai controlli potrebbe essere contattato con una comunicazione ufficiale contenente la richiesta di restituzione delle somme percepite indebitamente. Sarà possibile rateizzare il rimborso o presentare documenti aggiornati a sostegno del ricorso, ma si è agito con dolo, ossia dichiarando intenzionalmente informazioni false, si potrebbe rischiare anche una denuncia per truffa aggravata.