Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del 18 marzo 2024, che aggiorna 88 Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale (ISA), entrati in vigore dal periodo d’imposta 2023. Questo aggiornamento, che interessa una vasta gamma di settori economici, è cruciale per gli imprenditori e i lavoratori autonomi in vista della prossima dichiarazione dei redditi.
Il decreto MEF del 18 marzo 2024 porta con sé una serie di modifiche e aggiornamenti significativi. Tra gli 88 ISA rivisti, spiccano:
Questo ricalibramento impatta circa 1,7 milioni di soggetti operanti in ambito imprenditoriale e lavorativo autonomo, che si estendono su circa 400 codici ATECO, abbracciando svariati comparti come la ristorazione, la lavorazione delle materie prime, i servizi professionali e altro ancora.
È importante notare che gli indici aggiornati non si applicano a certe categorie di contribuenti, tra cui coloro che dichiarano ricavi superiori a 5.164.569 euro, quelli sotto regimi forfettari, e le società cooperative. Queste esclusioni, stabilite dal nuovo decreto, mirano a delineare un quadro più preciso e adattabile alla complessità delle realtà economiche presenti sul territorio nazionale.
Oltre agli ISA, il decreto aggiorna anche le specifiche territoriali. Gli indicatori relativi a comuni, province, regioni e aree territoriali consentono una valutazione più precisa, tenendo conto del contesto locale in cui le attività economiche sono svolte. Questi includono parametri come il reddito medio imponibile, le quotazioni immobiliari e i canoni di locazione.
Gli ISA rappresentano uno strumento cruciale per valutare l’affidabilità fiscale dei contribuenti. Attraverso una scala da 1 a 10, i soggetti ricevono un punteggio che, a sua volta, incide su vari aspetti fiscali. Tra i benefici per i contribuenti considerati più affidabili vi sono l’esenzione da determinati controlli e riduzioni dei termini per gli accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Coloro che rientrano nell’ambito di applicazione dei nuovi ISA devono compilare il modello ISA insieme alla loro dichiarazione dei redditi. Questo passo è essenziale per garantire l’accesso ai benefici fiscali previsti dalla normativa.
In conclusione, l’aggiornamento degli ISA per il periodo d’imposta 2023 rappresenta un importante passo verso una maggiore precisione e adattabilità nel monitoraggio e nella valutazione dell’affidabilità fiscale dei contribuenti italiani.
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