Concorsi Pubblici Banca d'Italia

Laurearsi in Italia nel 2024: guadagni futuri e ritorni dell’investimento

Secondo i dati forniti dall’Osservatorio JobPricing, è possibile analizzare l’influenza della laurea sul guadagno futuro e il tempo necessario per il ritorno dell’investimento iniziale.

Laurearsi o non laurearsi?

La decisione tra proseguire gli studi o entrare nel mondo del lavoro è un dilemma comune per molti studenti. Tuttavia, i dati raccolti dall’Osservatorio JobPricing offrono un’analisi approfondita della situazione, fungendo da preziosa fonte di orientamento per chi si trova a dover prendere questa decisione cruciale.

Laurearsi conviene, ma è un investimento che cresce nel tempo

L’analisi delle retribuzioni mostra che detenere una laurea comporta, in media, guadagni superiori rispetto ai non laureati. Questo divario retributivo si amplifica con l’avanzare dell’età e dell’esperienza lavorativa.

Nei primi anni di carriera, tra i 25 e i 34 anni, un laureato guadagna il 22,6% in più di un non laureato. Tale differenza aumenta significativamente con il passare degli anni, raggiungendo il 38% tra i 35 e i 44 anni, e addirittura il 79% dopo i 55 anni.

Il ruolo della specializzazione e del livello di laurea

Non tutte le lauree sono uguali in termini di ritorno economico. Le lauree STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) presentano i vantaggi retributivi maggiori, così come il livello di laurea raggiunto. Il conseguimento di una laurea magistrale o un master di primo livello comporta un incremento salariale che va dal 40 al 42% rispetto ai diplomati con solo istruzione secondaria superiore. Inoltre, coloro che conseguono un Master di II livello dopo la laurea magistrale registrano un ulteriore aumento del 16%.

Dopo quanto si recupera l’investimento di una laurea?

Il conseguimento di una laurea richiede un investimento significativo, sia temporale che finanziario. Tuttavia, sebbene i laureati possano godere di guadagni più elevati nel corso della loro carriera, iniziano a farlo con un ritardo rispetto ai loro coetanei non laureati. In media, un laureato che inizia a lavorare a 25 anni recupera l’investimento fatto tra i 16 e i 20 anni successivi. Queste tempistiche possono variare in base a fattori come il luogo di residenza durante gli studi e la tipologia di ateneo frequentato.

In conclusione, investire in un’istruzione universitaria in Italia può essere vantaggioso in termini di guadagno futuro, specialmente considerando il crescente divario retributivo tra laureati e non laureati nel corso della carriera. Tuttavia, la scelta della specializzazione e del livello di laurea rivestono un ruolo fondamentale nel massimizzare questo vantaggio economico. Visita la nostra pagina dedicata alla formazione.

Circuitolavoro

Share
Published by
Circuitolavoro

Recent Posts

Bonus disoccupati: con questi requisiti ricevi il sostegno economico fino a 1000€

Ecco quali sono i requisiti per ottenere il bonus disoccupati fino a 1000€. Viviamo in…

56 minuti ago

Dal 1 maggio cambia la busta paga: con questo trucco puoi prendere il doppio | Lo stanno facendo tutti i furboni

La busta paga di questo mese, nonché quelle successive, vedranno una maggiorazione per chi utilizzerà…

1 ora ago

104, scattano i permessi perpetui: stai a casa 2 anni e continuano a pagarti | Basta avere questo documento specifico

Ben due anni di permessi retribuiti: gli enormi vantaggi di chi ha la Legge 104…

3 ore ago

UFFICIALE CHIUSURE DOMENICALI, non puoi più stare aperto: dipendenti a casa e imprenditori senza incasso | Decreto già approvato

La domenica di relax, non solo per chi lavora negli uffici o nei cantieri, ma…

7 ore ago

Crampi notturni: perché vengono e come fare per attenuare gli attacchi

Ecco perché vengono i crampi notturni e come fare per attenuarli, per tornare a dormire…

18 ore ago

Lavoro dipendente, da oggi in questi giorni precisi puoi restare a casa: la legge è già stata approvata | Il capo non può obbligarti

Il lavoro dipendente comporta diritti e doveri, ma ci sono casi in cui i primi…

18 ore ago