“Lavorate solo 3 giorni a settimana, poi state con i vostri figli”: passato il decreto epocale

Vacanze con i figli (pexels) - www.circuitolavoro.it
Lavorare 3 giorni per stare insieme ai figli nel tempo restante, senza avere una variazione di stipendio è possibile
Immaginate poter lavorare solo tre giorni a settimana durante l’estate, per dedicare tempo di qualità ai vostri figli. Sembra un sogno di vita estero, perché in Italia da questo punto di vista siamo ancora poco organizzati, e i numeri lo spiegano.
Nonostante le nuove generazioni abbiano diverse ambizioni rispetto al sogno della famiglia felice degli anni ’90 c’è anche da dire che non hanno assolutamente forza finanziaria per portare avanti l’ormai antico progetto.
I numeri delle nascite calano di anno in anno, la popolazione invecchia e si va in recessione. Ma come fare a invertire il senso di marcia? Bisognerebbe riflettere sull’equilibrio vita – lavoro che in Italia manca del tutto.
Le persone per raggiungere uno stipendio medio hanno bisogno di superare le 8 ore giornaliere da contratto, tra traffico mattutino e rientri a casa. Ma se 10 ore di vita si passano in ufficio come si può costruire una famiglia?
Il lavoro innovativo per stare con i propri figli
Oggi non può lavorare una sola persona e non è neanche eticamente giusto dover rinunciare al proprio lavoro per avere un bambino, è la società che dovrebbe venire incontro al singolo. Con le recenti sperimentazioni aziendali però, almeno nelle grandi città qualcosa si muove: sta emergendo un modello lavorativo che pone la famiglia al centro per cercare di ridare speranza ai più giovani.
In diverse aziende le richieste di riduzione dell’orario estivo sono state accolte senza resistenze da parte dei capi. Dei semplici accordi privati che si fondano su rapporti di fiducia tra capi e dipendenti, permettono ai team di prendersi due giorni a settimana per stare con i figli che hanno finito la scuola e che altrimenti sarebbero costretti a stare senza genitori. Tutto questo senza avere penalizzazioni dal punto di vista di stipendio.
Come funziona il nuovo schema estivo per passare più tempo in famiglia
I vantaggi della nuova organizzazione lavorativa? 1. Maggiore benessere familiare e mentale: ridurre i giorni lavorativi significa creare uno spartiacque tra lavoro e vita privata, permettendo ai genitori di vivere l’estate senza il peso dell’aver abbandonato i figli. 2. Produttività invariata: come dimostrano casi di riduzione oraria testati in Spagna, Islanda o Nuova Zelanda, spesso chi lavora meno, produce meglio, perché è sereno degli equilibri della sua vita privata. Purtroppo tutto ciò al momento non avviene in Italia, ma all’estero molte aziende hanno permesso ai loro dipendenti di lavorare solo 3 giorni a settimana, portando avanti gli stessi risultati.
In Italia ci potremmo anche accontentare del sacrosanto smart working che permetterebbe di rimanere a casa con i bambini, evitando di dargli lo stress di sistemazioni momentanee. Come portare avanti il cambiamento? Dando risultati concreti, dimostrando di saper lavorare a progetto e di essere indipendenti una volta aver avuto le indicazioni per svolgere il lavoro. In questo modo la presenza in ufficio va in secondo piano.
È bene comprendere che lavorare 3 giorni non significa venire meno ai propri impegni, ma fa capire che si può anche diventare manager di se stessi, ottimizzando il tempo lavorativo. La gestione dell’intero team richiederà sicuramente una comunicazione trasparente e un’ottima organizzazione interna tra le mansioni. Le email per le emergenze ad esempio sono un ottimo modo per rimanere in contatto anche nei giorni off.