Ma quale 40 gradi, se non lavi le lenzuola a questa temperatura restano piene di batteri: solo così tieni al sicuro la tua famiglia

Lenzuola ad asciugare (pexels.com) - circuitolavoro.it

Lenzuola ad asciugare (pexels.com) - circuitolavoro.it

Lenzuola ad asciugare (pexels.com) - circuitolavoro.it
Lenzuola ad asciugare (pexels.com) – circuitolavoro.it

Non basta lavare le lenzuola per garantire la sicurezza e la salute di tutti, ecco cosa accade se lo fai a 40°: i batteri proliferano. 

Quando ci si occupa della propria casa, sembra che quanto si fa non basti mai.

Si tratta di un lavoro inesauribile che pare essere, talvolta, pressoché infinito.

Inoltre, nel caso in cui alcuni compiti non vengano eseguiti nel modo più corretto, si rischia di fare danni.

Caso tra i più emblematici è quello del lavaggio delle lenzuola, che molti impostano a 40°: non c’è niente di più sbagliato.

Se lavi le lenzuola a queste temperature rischi di coltivare batteri

Altro che pulizia e salubrità, basta un tac della lavatrice e ti ritrovi ad allevare germi, batteri, acari invece che sterminarli tutti. Infatti, è noto come le lenzuola accumulino molto facilmente sudore, cellule morte della pelle, residui cosmetici o detergenti, batteri intestinali o della pelle, acari della polvere e molto altro. Per poter eliminare l’eventualità di una massiccia proliferazione di questi microrganismi dannosi per l’essere umano, è necessario alzare sensibilmente la temperatura.

Se, una volta, era necessario lavare e rilavare a mano ogni cosa, oggi la tecnologia ci viene in aiuto. La lavatrice è tra gli elettrodomestici che non possono praticamente mancare in una qualunque casa. Ecco cosa succede quando il lavaggio è impostato a 60° invece che a soli 40°.

Lenzuola pulite al 100% (pexels.com) - circuitolavoro.it
Lenzuola pulite al 100% (pexels.com) – circuitolavoro.it

Adotta anche tu un batterio: se lavi le lenzuola così ne hai già tanti

Quando impostiamo il lavaggio a 60°, tutto cambia. Soli 20° in più portano alla distruzione di batteri e microrganismi che a 40°, invece, resisterebbero. Allo stesso tempo, anche il rischio di allergie legate alla presenza di acari si riduce, e si neutralizzano odori e macchie organiche in modo completo. A dirlo sono l’esperienza, la scienza, e persino alcune linee guida in ambito sanitario.

Un lavaggio minimo di 60°, infatti, in genere viene utilizzato per le lenzuola, per asciugamani o biancheria intima in generale, insomma, per tutto ciò che si ritiene sia ‘più sporco’ rispetto a un top che si indossa per uscire, dopo la doccia. Bisogna, comunque, fare anche attenzione a quali tessuti finiscono in un lavaggio a 60°: alcuni tessuti, i più delicati, risentono dei lavaggi ad alte temperature. Ad esempio tessuti come raso, microfibra e altri potrebbero rovinarsi o restringersi. In generale, comunque, un lavaggio a 60° è migliore per una maggiore garanzia di igiene e salute di adulti, bambini e anziani.