La città di Napoli ha fatto un importante passo avanti verso la tutela dei lavoratori impiegati negli appalti e servizi, stabilendo un salario minimo di 9 Euro all’ora. Questa iniziativa, ratificata tramite una Delibera comunale, mira a garantire retribuzioni eque per tutti coloro che collaborano con il Comune e le sue società partecipate.
Il salario minimo di 9 euro all’ora rappresenta un impegno significativo da parte della Giunta comunale di Napoli, che con la Delibera n. 297 del 19 Luglio 2024 ha introdotto questa misura. L’obiettivo è duplice: tutelare i lavoratori e incentivare pratiche lavorative eque e trasparenti all’interno degli appalti pubblici.
La politica del salario minimo si applica a tutti gli operatori economici che ricevono incarichi per lavori, forniture e servizi dal Comune di Napoli o dalle sue società partecipate. Le società coinvolte sono responsabili del rispetto del salario minimo all’interno dei loro appalti, con un’ulteriore verifica a cura dell’Ente pubblico stesso.
Questo obbligo riguarda un ampio spettro di lavoratori, ad eccezione del personale pubblico direttamente impiegato dal Comune, il quale rimane soggetto al CCNL funzioni locali. Il salario minimo di 9 Euro all’ora si rivolge quindi a:
Per assicurare la piena attuazione della misura, l’Amministrazione comunale e le società partecipate si impegneranno a monitorare attivamente l’osservanza del salario minimo. Questo comprende:
Il salario minimo per i lavoratori degli appalti e servizi del Comune di Napoli è effettivo dal 19 Luglio 2024, data dell’adozione della Delibera da parte della Giunta comunale.
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