NASpI, se non mostrate i PLA da oggi non ricevete neanche un centesimo: passata la legge epocale

ragazzo con le mani in testa

Novità Inps (pexels) - www.circuitolavoro.it

Novità per coloro che vogliono accedere alla NASpI: da adesso in poi c’è bisogno di un altro documento, altrimenti la domanda non sarà valida

Scatta una novità per tutti coloro che vogliono accedere alla NASpI.

Da adesso in poi, per fare domanda per la disoccupazione, o meglio la nuova assicurazione sociale per l’impiego, sarà obbligatorio un nuovo documento che dichiari di aver svolto lavoro all’estero.

La sua valenza serve a mandare in porto la domanda che altrimenti potrebbe non venire processata.

Tutti coloro che non inseriranno la documentazione potrebbero perdere l’indennità, e vedranno la domanda rifiutata, quindi è importante fare informazione sule novità INPS per non sbagliare l’inserimento dei requisiti corretti.

Novità disoccupazione: per la NASpI c’è bisogno di altri documenti

Con un nuovo aggiornamento normativo, l’INPS introduce un requisito fondamentale per l’accesso alla Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego: la tracciabilità completa della carriera lavorativa, inclusi i periodi di lavoro all’estero. Questa novità si applica in automatico da ora a tutti coloro che hanno prestato attività lavorativa in altri Paesi esteri e ora chiedono la NASpI in Italia.

Non si tratta di un’inquisizione per il lavoratore, ma di un nuovo metodo per assicurarsi pagamenti correnti e non raddoppiati. Con la documentazione aggiuntiva, infatti, sarà molto più facile evitare doppie erogazioni e avere un controllo più approfondito per quel che riguarda la continuità occupazionale reale del richiedente.

passaggio di documento tra le mani
Tutti i requisiti per richiedere la Naspi (pexels) – www.circuitolavoro.it

Cosa sono i periodi di lavoro all’estero

Attenzione: l’INPS non richiederà l’obbligo di periodi di lavoro all’estero, bensì la certificazione che ne attesti l’esistenza, qualora si fossero realmente svolti. Tutti i periodi in cui il cittadino ha lavorato legalmente al di fuori dell’Italia devono essere comunicati all’INPS con tutta la documentazione che possa attestare gli accordi di lavoro contrattuali. Non andrà a discapito del cittadino perché per regolamento questi periodi possono essere riconosciuti ai fini delle prestazioni INPS e vanno quindi ben schedati per essere conteggiati legalmente.

Come specificato nella circolare n. 98 del 5 giugno 2025, ai fini del calcolo delle 13 settimane contributive minime per accedere alla NASpI, in caso di cessazione volontaria da un rapporto di lavoro a tempo indeterminato nei 12 mesi precedenti, vanno considerate tutte le settimane retribuite, tra le quali rientrano anche i lavori all’estero e i periodi di malattia. Inserire tutto, significa avere più probabilità di ottenere quanto spetta. Nel caso in cui ci fossero dubbi al riguardo, è sempre bene contattare un Caf che sarà valutare nello specifico caso per caso.