NEI SOSPETTI? Se abiti in questa città sei rovinato: la lista d’attesa per una visita è di un anno

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Nei della pelle, prevenzione (pexels) - www.circuitolavoro.it

Se sospetti di avere nei da far visitare, probabilmente non sei ancora a conoscenza delle lunghe liste d’attesa: un disastro italiano 

Negli ultimi anni è cresciuta sempre di più la responsabilità sociale nella prevenzione. La ricerca scientifica lo scrive ovunque: per salvarsi, bisogna prevenire, al momento è l’unica cura davvero efficace ai tumori.

In particolar modo, la crescita esponenziale di casi di melanoma ha fatto sì che i cittadini venissero ‘indottrinati’ anche grazie alla divulgazione sui social, sull’utilizzo della crema solare.

I raggi solari non sono quelli di un tempo, l’inquinamento ci ha privato dello schermo atmosferico e siamo molto più esposti agli UVA e UVB, che sono responsabili di invecchiamento cutaneo e del temuto melanoma.

Oltre all’utilizzo della crema solare, si parla spesso dell’importanza del controllo dei nei, perché la maggior parte delle volte il problema si presenta con una variazione anomala della forma o del colore di questi ultimi. Il problema è che la sanità italiana sta vivendo uno dei suoi peggiori periodi, e se da una parte si spingono le persone a fare prevenzione, dall’altra il sistema sanitario non riesce a gestire così tante richieste.

Liste d’attesa infinite, il disagio della sanità italiana

Il risultato è che in molti centri i pazienti devono rassegnarsi al privato, spendendo montagne di denaro per visite a pagamento, perché il pubblico promette visite a partire dai quattro ai sei mesi d’attesa: un tempo troppo lungo per chi vuole badare alla propria salute.

Ogni anno in Italia si registrano oltre 14mila nuovi casi di melanoma, con un incremento annuo del 15% che ne fa uno dei tumori in più rapida crescita, eppure sono sempre di più le testimonianze di cittadini che una volta recatisi allo sportello hanno dovuto accettare la realtà dei fatti: aspettare più di mezzo anno per una visita oppure richiederla a pagamento. In questo fantomatico sistema di prenotazione, solo nel pubblico le file sono infinite: se si richiedono nel privato, invece, basta un mese per visitarsi.

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Nei della pelle, le liste d’attesa (pexels) – www.circuitolavoro.it

Imperia, la testimonianza delle liste d’attesa di 6 mesi

Se hai un neo che ti insospettisce, e abiti a Imperia, preparati al peggio. La città ligure è diventata un vero e proprio incubo per chi ha bisogno di cure mediche specialistiche dermatologiche, con liste d’attesa che hanno raggiunto livelli da bollino rosso. Per una semplice visita dermatologica, i primi posti disponibili sono nel 2026.

La testimonianza di un cittadino imperiese racconta una realtà comune in Italia, il problema sta nel fatto che con questo cortocircuito sanitario finiranno a curarsi solo coloro che dispongono della possibilità economica per farlo. I dati della Piattaforma nazionale delle liste d’attesa di Agenas mostrano che la dermatologia risulta tra i settori della medicina più in allarme in termini di tempistiche d’attesa.

Le visite differibili, ovvero quelle di prevenzione, vedono un’enorme fetta di popolazione in lista per ben oltre il limite accettabile dalla piattaforma, con ritardi di mesi e mesi. Il problema non riguarda solo la Liguria, ma l’intero territorio nazionale. Il risultato è un sistema sanitario di fatto privatizzato, che costringe sempre più cittadini a rivolgersi a strutture private con costi aggiuntivi che pesano sui bilanci familiari.