‘NON IDONEI’: sta arrivando questo messaggio ai pensionati | Stangata prevista da gennaio 2026

Messaggio ai pensionati (pexels.com) - circuitolavoro.it

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Un messaggio giunto come un fulmine a ciel sereno, shock per migliaia di pensionati bollati come non idonei: cambia tutto dal 2026.

Eccetto pochi fortunati, la condizione dei pensionati, attualmente, non è delle migliori.

In effetti, non sembra che il tutto possa nemmeno migliorare, quanto meno non in tempi brevi, anzi.

Moltissimi hanno iniziato a ricevere delle comunicazioni in cui li si taccia di una mancata idoneità, che li escluderebbe da un importante cambiamento proprio in tema pensioni.

Ecco cosa sta succedendo: si tratta di un provvedimento che si concretizzerà a partire dal 2026.

Pensionati, una nuova allerta si configura per la società over

Se pensavate che la situazione potesse migliorare con qualche novità, non vi siete del tutto sbagliati. Il problema è che non sarà affatto così per tutti. Un meccanismo fondamentale per le pensioni prevedrà un aumento relativamente consistente a partire dal prossimo anno, ma solamente per alcuni pensionati statali. Molti altri pensionati, infatti, sono considerati “non idonei” per una specifica scelta di vita più o meno consapevole fatta in tempi non sospetti dal titolare della pensione statale.

Se la situazione vi sembra ingarbugliata, è perché non parliamo di leggi italiane. Tutto questo sta accadendo nel Regno Unito, dove il meccanismo chiamato Triple Lock garantirà un aumento della pensione di quasi il 5%, aumento superiore all’attuale inflazione. Eppure, non tutti i pensionati britannici potranno beneficiare di tale aumento. Molti pensionati, infatti, sono già stati esclusi in quanto considerati “non idonei”: ecco quali sono le caratteristiche che ti rendono tale.

Pensionata (pexels.com) - circuitolavoro.it
Pensionata (pexels.com) – circuitolavoro.it

Chi è “non idoneo” non prende i soldi, la fregatura della pensione

Una grande fetta dei pensionati britannici residenti all’estero non potrà beneficiare dell’incremento previsto a partire dal 2026, visto che vive in Paesi che non hanno accordi di reciprocità con il Regno Unito. I pensionati del DWP residenti all’estero che non riceveranno l’incremento previsto dal Triple Lock saranno quasi mezzo milione.

Per conoscere la percentuale di aumento specifica e definitiva bisognerà attendere il 22 ottobre, quando sarà pubblicato l’indice dei pezzi al consumo, un indicatore fondamentale per il calcolo dell’incremento. Insomma, sono numerosi i pensionati che pagheranno il prezzo di aver scelto di trasferirsi in paesi privi di accordi con UK: questi percepiscono una pensione congelata all’importo della prima erogazione, importo che non crescerà mai con il Triple Lock. L’aumento sarà applicato a partire dall’aprile 2026 per chi risulta idoneo, mentre mezzo milione di persone resterà a bocca asciutta per via solamente del Paese di residenza.