Nuova epidemia in ITALIA, “Attacca la pelle”: vi ritrovate segni rosso fuoco ovunque

Nuovo virus in Italia - Fonte Pexels - Circuitolavoro.it
Un nuovo virus arriva anche in Italia, rischio contagio altissimo. E’ allarme
L’ Italia, come molte altre nazioni, in questi ultimi anni si è trovata più volte ad affrontare numerosi casi epidemici.
Dal Covid-19 alle varie ondate influenzali, il contesto delle epidemie è cambiato radicalmente. Nuove infezioni sono spuntate fuori e virus già noti stanno mutando, mettendo a dura prova sistemi sanitari.
Ora però a preoccupare, è un nuovo virus, emerso di recente, che presenta a caratteristiche particolari che hanno immediatamente attirato l’attenzione delle autorità.
Questo nuovo agente patogeno, purtroppo, non è affatto un caso isolato. Questa volta il virus sembra avere una capacità di diffusione che ha messo in allerta anche l’Italia.
Un nuovo virus anche in Italia, l’allerta dell’OMS
Il panorama epidemiologico in Italia è stato segnato soprattutto dalla pandemia di Covid-19, che ha colpito duramente il paese a partire dal 2020, causando migliaia di vittime e scatenando una crisi sanitaria, economica e sociale senza precedenti. Ma il Covid-19 non è stato l’unico, non sono mancate infatti altre epidemie. Come anticipato, però, l’attenzione è puntata su un altro virus esotico che sta preoccupando in particolare le autorità sanitarie europee: il virus Chikungunya.
Questo virus, trasmesso principalmente dalle zanzare Aedes aegypti e Aedes albopictus, arriva delle regioni tropicali e subtropicali. In Italia, il primo caso di Chikungunya quest’anno è stato registrato a Bentivoglio, un comune in provincia di Bologna, dove un paziente è stato colpito dal virus e ha manifestato sintomi tipici come febbre alta, dolori articolari e l’insorgere di eruzioni cutanee caratterizzate da macchie rosso fuoco, simili a quelle descritte dai media.
Un’infezione che fa paura
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato un’allerta globale, con stime preoccupanti: oltre 5,6 miliardi di persone nel mondo risiedono in aree potenzialmente a rischio di diffusione del Chikungunya. Questo include non solo i paesi tropicali e subtropicali, ma anche aree temperate dove, a causa dei cambiamenti climatici, le zanzare vettori si stanno adattando sempre di più. In Francia, tra il 1° maggio e il 22 luglio 2025, sono stati confermati 800 casi, di cui molti con trasmissione locale nel sud del Paese, senza viaggi recenti in zone tropicali. Ma l’epidemia in corso ha il suo epicentro sull’isola francese di La Réunion, nell’Oceano Indiano, dove dalla metà del 2024 si è registrata una ripresa virulenta del virus Chikungunya. Al 4 maggio 2025, i casi confermati superavano 47.500, con 12 decessi documentati, e si contano circa 170.000 consultazioni mediche per sospetto Chikungunya su tutta l’isola.
L’OMS ha sottolineato che l’aumento delle temperature e la crescente urbanizzazione sono fattori che favoriscono la proliferazione delle zanzare, portando a una maggiore diffusione di malattie infettive come il Chikungunya. L’allerta non riguarda solo i paesi del Sud del mondo, ma anche le nazioni europee, compresa l’Italia, dove la presenza delle zanzare vettori è ormai consolidata.