Nuova epidemia in Italia, “Rischio ustioni altissimo”: non ne parlano neanche i TG eppure ci sono già 40mila casi

Scottature sul corpo (pexels) - www.circuitolavoro.it
Una malattia silenziosa sta colpendo migliaia di italiani, ma nessuno ne parla. Le ustioni possono diventare un problema serio
Una patologia cronica che trasforma anche la più piccola ustione in una minaccia per la vita, conta già 40mila nuovi casi ogni anno nel nostro Paese secondo il Centro Diagnostico italiano, eppure i media tacciono su questa emergenza sanitaria che continua a crescere.
Mentre i riflettori dei media si concentrano su altre emergenze sanitarie, come il West Nile e i nuovi casi di Covid, una malattia insidiosa sta conquistando sempre più terreno, ma i medici di base non sanno riconoscerla, se non quando è arrivata a un livello cronico già troppo complicato.
Si tratta di circa una persona su venti nella popolazione generale che soffre della problematica, per un totale di oltre 350mila persone già affette dalla patologia. Ma cosa causa questa epidemia? Perché nessuno ne parla?
Sui telegiornali non viene mai citata, e non è neanche giusto fare allarmismo, ma è bene informare le persone di cosa si rischia. A essere colpite sono soprattutto le donne tra i 30 e i 40 anni, non è una malattia che colpisce solo gli anziani.
La malattia silenziosa: cos’è e chi colpisce
Il linfedema è una malattia cronica del sistema linfatico. Provoca gonfiori per via del cattivo drenaggio, e colpisce principalmente braccia e gambe, non a caso il primo sintomo è un leggero gonfiore e senso di affaticamento nella zona. Spesso il gonfiore che si lega a una dieta errata è in realtà il sintomo di un problema a livello linfatico, motivo per cui non va via neanche quando si arriva a importanti deficit calorici.
Il problema preoccupante, non è tanto il gonfiore in sé antiestetico, ma le conseguenze che può avere: parlando in termini semplicistici, i vasi linfatici sono fondamentali per il corretto funzionamento delle difese immunitarie del corpo, quando si parla di linfedema, sappiamo anche che i ristagni che si creano nei tessuti non permettono al sistema di funzionare come dovrebbe, compromettendo la difesa dell’intero organismo. Ma cos’è che genera la malattia e cosa c’entrano le ustioni?
Come si crea il linfedema e perché sono pericolose le ustioni
Il linfedema può essere primario, o secondario. In generale può essere causato da difetti congeniti del sistema linfatico, quindi viene sviluppato in automatico dal corpo, e si acutizza con vita sedentaria e cattive abitudini, oppure è spesso conseguenza di interventi chirurgici oncologici, come quelli per il cancro alla mammella, ad esempio. L’arto colpito da linfedema, nel tempo, quando la malattia diventa cronica, è estremamente vulnerabile a qualsiasi tipo di lesione, anche la più banale.
Una semplice ustione in cucina, oppure una piccola scottatura, ma anche semplici graffi: tutto può diventare un’emergenza per chi soffre di questa malattia, questo perché la pelle dell’arto perde le sue naturali capacità di difesa e guarigione, e il rischio di complicanze, quando la malattia è cronicizzata, è del 75%.
Il dramma del linfedema è che spesso viene sottovalutato o confuso con altri disturbi meno gravi. Tante donne lamentano per anni una sensazione di pesantezza all’arto, ritenendola normale, cercando di attutire con le creme, senza mai indagare sulla patologia.
Non in tutti i casi i sintomi sono evidenti, c’è anche chi il problema se lo porta con sé tutta la vita senza sviluppare mai stadi più avanzati, ma se notate spesso ematomi e ferite che fanno fatica a guarire sulle gambe, sarebbe meglio farsi visitare per tenere sotto controllo la probabile patologia. Attenzione però, molti medici di base non sono adeguatamente formati per riconoscere i primi segni del linfedema, e spesso la diagnosi arriva quando la malattia è già in fase avanzata, bisogna andare da specialisti.