Nuova legge, “Siete obbligati tutti ad aprire la Partita Iva”: se non lo fate non lavorate | Molti hanno già perso il lavoro per questo

Partita Iva - Fonte Pexels - Circuitolavoro.it
Importanti novità con la nuova normativa, lavoratori costretti ad aprire la Partita Iva.
Nel nostro Paese sempre più lavoratori optano per l’apertura della Partita Iva sia per motivi legati ad una maggiore gestione del tempo sia per motivi econimici.
E’ anche vero però, che sono tante le persone che si trovano a fare questa scelta perchè indotti da un contesto lavorativo instabile.
Allo stesso modo, un gran numero di cittadini rimane è ancora molto scettico sull’apertura della Partita Iva soprattutto quando il reddito è basso.
Tuttavia, la legge a tal proposito parla chiaro e non lascia più libero arbitrio su tale decisione. L’apertura è ufficiale, non si può rimandare.
Apertura Partita Iva, la legge parla chiaro
Aprire una Partite Iva può spaventare. Sebbene sia facile e a costo zero, gli ostacoli subentrano dopo, quando si presentano i vari adempimenti da rispettare, specialmente quando si tratta di tasse e imposte. Purtroppo, i supporti per autonomi e professionisti sono ancora troppo pochi e non tutelano adeguatamente i lavoratori. Esempio ne sono l’assenza di ferie, di giornate di malattia, di TFR che sono tra gli incubi chi deve aprire o ha aperto la Partita IVA.
Ad ogni modo la legge ha stabilito l’apertura della Partita Iva, chiarendo le circostanze e le modalità. Scopriamo allora tutti dettagli nel prossimo paragrafo.
Obbligo Partita Iva: come e quando
Una delle convinzioni più comuni è quella che quando si superano i 5 mila euro di reddito all’anno si dovrà aprire la Partita IVA. Rimanendo sotto questa cifra si potrà continuare ad approfittare della ritenuta d’acconto al 4% evitando una serie di problematiche. In realtà le cose non stanno così. Il limite dei 5 mila euro non è la soglia al di sotto della quale il lavoratore può avere la certezza di non aver bisogno della Partita IVA qualsiasi attività si svolga.
I 5 mila euro rappresentano soltanto la linea di separazione tra versamento o meno dei contributi. Una volta superata questa somma il lavoratore è obbligato ad iscriversi all’INPS e iniziare a versare la contribuzione alla Gestione. Per capire quando aprire la Partita IVA non si prende in considerazione il reddito e il fatturato ma la continuità dell’attività svolta. Se questa è continuata nel tempo e non sporadica allora si avrà bisogno di procedere con l’apertura della Partita IVA anche se se guadagnano in tutto l’anno 1.000 euro. Se il lavoro è svolto tutti i giorni e se è organizzato allora serve la Partita IVA. Solo per attività occasionali e senza organizzazione si potrà usare la ritenuta d’acconto. Se continuativa e organizzata allora dovete procedere al più presto con l’apertura o potreste incorrere in guai finanziari seri. Questa è la norma, per quanto possa sembrare ingiusta e inadeguata va seguita.