Con l’approvazione del nuovo Disegno di Legge sulle Piccole e Medie Imprese (DDL PMI), cambiano le regole per i datori di lavoro che impiegano dipendenti in modalità di lavoro agile. Il Consiglio dei Ministri ha introdotto nuovi obblighi per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori smart, imponendo l’invio di un’informativa scritta sui rischi connessi al lavoro fuori dai locali aziendali.
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L’obbligo di informativa scritta: di cosa si tratta
Tra le novità del DDL PMI, che mira a sostenere il tessuto economico delle micro, piccole e medie imprese italiane, spicca una misura specifica per lo smart working. Questa modifica al Testo Unico sulla Sicurezza (Dlgs n. 81/2008) impone ai datori di lavoro di fornire ai propri dipendenti un documento scritto in cui siano chiaramente evidenziati:
- I rischi generali associati al lavoro agile.
- I rischi specifici, con particolare attenzione all’utilizzo dei videoterminali, come computer e altri dispositivi dotati di schermi.
L’informativa dovrà essere consegnata con una cadenza almeno annuale e indirizzata anche al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS). Questo obbligo riguarda in particolare quei casi in cui il lavoro viene svolto in ambienti non sotto il controllo diretto del datore di lavoro.
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Le responsabilità del lavoratore
Accanto agli obblighi del datore di lavoro, rimane fondamentale il ruolo del lavoratore. I dipendenti in smart working dovranno collaborare attivamente all’attuazione delle misure di prevenzione predisposte dal datore di lavoro, contribuendo così a minimizzare i rischi legati al lavoro fuori dai locali aziendali.
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Sanzioni per i datori di lavoro inadempienti
Il mancato rispetto dell’obbligo informativo comporterà conseguenze significative per i datori di lavoro. In caso di omissione, sono previste:
- Sanzioni penali, con l’arresto da due a quattro mesi.
- Sanzioni pecuniarie, con ammende che variano da 1.200 a 5.200 euro per ciascun lavoratore interessato.
Queste misure sottolineano l’importanza di tutelare la salute e la sicurezza dei dipendenti, anche in modalità agile.
Prossimi passi: la pubblicazione del DDL PMI
Per rendere effettive queste disposizioni, sarà necessario attendere la conclusione dell’iter legislativo e la successiva pubblicazione del DDL PMI in Gazzetta Ufficiale. Fino ad allora, i datori di lavoro sono invitati a prepararsi per adempiere ai nuovi obblighi e garantire un ambiente di lavoro sicuro, anche al di fuori delle sedi aziendali.
Il nuovo quadro normativo rappresenta un passo avanti nella regolamentazione dello smart working, promuovendo un equilibrio tra flessibilità lavorativa e sicurezza dei lavoratori.
