Pensione anticipata, “Basta lavorare un anno e ve la danno senza discutere”: altro che 67 anni

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Il trucco per ottenere la pensione anticipata (pexels) - www.circuitolavoro.it

Come ottenere la pensione anticipata appellandosi alle leggi europee: l’iter da conoscere per approfittare di qualche anno di anticipo

L’Italia è il paese dove l’età pensionabile ufficiale è la più alta di tutta Europa. Parlando del 2025, ad esempio, è stata fissata a 67 anni con la Legge di Bilancio.

La prospettiva di andare in pensione molto prima sembra poco credibile, nonostante sia ancora possibile pensare a qualche anno di ‘sconto’ attraverso le pensioni anticipate.

La pensione scala sempre più verso la vecchiaia, e il motivo principale sta nella riforma pensionistica che non riesce a essere al passo con i tempi: ci vorrebbe molto più denaro, ma non ne viene mai stanziato abbastanza, e i giovani di oggi stanno lavorando per pagare le pensioni dei nonni, senza sapere con certezza se ci saranno abbastanza nipoti nel futuro prossimo a poter pagare la loro.

Ad oggi come si fa a chiedere la pensione prima dei 67 anni? Ci sono regole specifiche legate alla contribuzione che lo permettono. Vediamo come.

Come richiedere la pensione anticipata

Come riporta anche il portale di giurisprudenza online Brocardi, esiste la possibilità di accedere alla pensione anticipata anche assai prima dei 67 anni, grazie a regole specifiche. In particolare, la pensione anticipata ordinaria che permette di andare in pensione intorno ai 42 anni e 41 per le donne, attraverso anzianità contributiva.

A cui si accoda Quota 103 che permette un’uscita a 62 anni d’età e 41 di contributi e l’anticipata contributiva nel caso in cui si avesse iniziato a lavorare dopo il 1995: in questo caso a 64 anni di età e 20 anni di contributi si potrebbe prendere pensione. Insomma, il quadro contributivo è molto complesso perché si ha poi il caso dei lavoratori precoci con 41 anni contributivi e un inizio del lavoro che ha anticipato i 19 anni di almeno 12 mesi, e la possibilità di ottenere la totalizzazione dei contributi presso altri Stati UE.

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Andare in pensione prima scavalcando la legge italiana (pexels) – www.circuitolavoro.it

Il trucco dell’anno all’estero per la pensione in anticipo

Quindi no, non serve un solo anno lavorativo per ricevere la pensione in anticipo, ma bisogna appellarsi al lavoro fatto in precedenza, c’è però il caso in cui se si svolge almeno un anno in determinati Stati membri dell’Unione Europea, ci si può appellare a uno sconto dell’età pensionistica prevista.

La chiave di questa strategia, spiega Brocardi, risiede nel regolamento CE n. 883/2004, che ha introdotto il sistema della totalizzazione contributiva all’interno dell’Unione Europea che permette di non trasferire i contributi da un paese all’altro e di sommarli automaticamente.

Un cittadino italiano che abbia lavorato per almeno un anno in un altro Stato membro può quindi richiedere la pensione in quel paese, facendo appello al cumulo di contributi versati durante la propria carriera lavorativa, sia in Italia, che all’estero appunto. Mentre l’Italia mantiene il requisito di 67 anni di età e 20 anni di contributi, ci sono invece altri Stati europei offrono condizioni molto più favorevoli: se si è svolto servizio in queste zone si può scegliere di richiedere la pensione lì. Ad esempio in Svezia si parte da 61 anni e in Francia da 62.