La pensione di reversibilità, l’Assegno sociale e le prestazioni per invalidità civile rappresentano tre pilastri fondamentali del sistema di welfare italiano. Questi sostegni economici, pensati per categorie diverse di beneficiari, possono in alcuni casi intersecarsi. Ma quali sono le regole per la loro compatibilità?
È possibile ricevere contemporaneamente la pensione di reversibilità e l’Assegno sociale, a patto di non superare determinati limiti di reddito. Entrambe le prestazioni, infatti, considerano il reddito del beneficiario come parametro fondamentale per la concessione.
Il coniuge superstite, a seguito del decesso del partner, ha il diritto di richiedere la pensione di reversibilità, che può arrivare a coprire dal 60% al 100% dell’importo originariamente percepito dal pensionato, a seconda del numero di figli a carico. Tuttavia, l’aggiunta di questa entrata all’eventuale Assegno sociale può incidere sui requisiti di reddito necessari per mantenere entrambi i sostegni.
L’Assegno sociale, disponibile per i cittadini economicamente più svantaggiati al raggiungimento dei 67 anni, nell’anno 2024 presenta un valore annuale di 6.947,33 euro. La formula applicata per la sua concessione considera l’importo annuale dell’Assegno meno il reddito annuo dell’individuo, diviso 13 (mesilità). Chi supera il limite massimo con il proprio reddito, inclusa la pensione di reversibilità, ne viene escluso.
Le prestazioni per i cittadini con invalidità civile seguono criteri simili. Viene richiesto di non superare determinate soglie di reddito annuo, che vengono aggiornate periodicamente. Solo in tal caso, la pensione di reversibilità può essere cumulata con la pensione d’invalidità. È importante sottolineare che l’indennità di accompagnamento viene concessa indipendentemente dal reddito.
In conclusione, la combinazione di pensione di reversibilità, Assegno sociale e prestazioni per invalidità civile è tecnicamente possibile, ma strettamente legata al rispetto dei limiti di reddito imposti dalle normative vigenti. È fondamentale valutare attentamente la propria situazione economica prima di avanzare richieste, per ottimizzare i benefici senza incorrere in perdite di sostegno.
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