Pensione, “Prendete 1.500 euro tutti” | Addio cifre basse, passata finamente la ‘legge’

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Buone notizie per i pensionati italiani, previsti ben 1500 euro. Ecco come ottenerli e tutti i dettagli
In questi anni abbiamo assistito più volte alle diverse modifiche apportate all’argomento pensioni. Spesso ad essere revisionata, è stata l’età minima di accesso.
Ma non solo. Ad essere oggetto di discussione, sono state le diverse problematiche ancora oggi presenti, come l’importo degli assegni, rimasto al suo minimo storico.
Tantissimi pensionati infatti, nonostante i piccoli aumenti che sono stati applicati, continuano a percepire cifre molto basse non adeguate all’attuale costo della vita.
Tuttavia, una notizia positiva è in arrivo proprio dal Governo e riguarda la possibilità di ricevere, subito, ben 1500€. Scopriamo maggiori dettagli nei prossimi paragrafi.
Fino a 1500 euro per i pensionati italiani
Come anticipato, i pensionati italiani si trovano a fare i conti con il peso dell’inflazione e il costo della vita con assegni mensili inferiori alla soglia di sussistenza. Quello che però non tutti sanno è che vi sono misure di sostegno statali, da richiedere correttamente, che possono far si che l’importo percepiti ogni mese raggiunga la soglia di 1500 euro netti.
Questo tipo di diritto non è automatico, ne universale, bensì rientra in un pacchetto di misure cumulabili, pensato per chi si trova in condizioni economiche difficili e ha uno specifico profilo reddituale e anagrafico. Più precisamente possono essere tre gli aiuti cumulabili per raggiungere tale somma: pensione minima, assegno sociale e assegno di inclusione.
Come è possibile ottenerli
Per l’anno 2025, l’assegno minimo ammonta a 603,40 euro mensili, a cui si aggiunge un aumento straordinario del 2,2% per i titolari di trattamenti inferiori al minimo, per un totale mensile di 616,67 euro. Come detto in precedenza a questa somma possono essere affiancati altri benefici economici, in particolare assegni assistenziali e forme di integrazione al reddito, che possono migliorare la situazione. Tra gli aiuti più significativi vi è l’Assegno sociale, destinato a chi ha compiuto 67 anni e possiede redditi molto bassi. Nel 2025 l’importo mensile massimo erogabile è pari a 538,69 euro, riconosciuti per 13 mensilità. Condizione necessaria è che siano rispettati alcuni requisiti come reddito familiare inferiore a 7.002,97 euro annui.
L’altro supporto è l’Assegno di Inclusione (AdI), riservato alle famiglie con specifici requisiti patrimoniali e reddituali. Può essere richiesto anche da nuclei composti esclusivamente da anziani o da persone con disabilità grave o non autosufficienti. Anche in questo caso l’ISEE non deve essere superiore a 10.140 euro. Infine, chi percepisce una pensione minima e possiede i requisiti per accedere alle varie agevolazioni statali può, sommando gli importi di integrazione al trattamento minimo, assegno sociale, maggiorazioni previste dalla legge, assegno di Inclusione, raggiungere una cifra prossima o pari a 1.500 euro netti al mese. Per ottenere un quadro completo delle misure attivabili e dei requisiti da rispettare, è consigliabile rivolgersi a Caf o patronati o recarsi direttamente alle sedi dell’Inps.