Puoi licenziarti anche subito: se non fai uno di questi 5 LAVORI, hai il destino segnato

Lavori del futuro

Lavori del futuro - Fonte Pexels - Circuitolavoro.it

Il mondo del lavoro sta cambiando radicalmente: ecco i settori dove conviene restare o entrare prima che sia troppo tardi.

L’arrivo della tecnologia ha trasformato profondamente il contesto lavorativo globale. Automazione, digitalizzazione e intelligenza artificiale sono ormai presenti in quasi tutti i settori.

Questo ha portato grandi opportunità ma anche inevitabili conseguenze: molte professioni sono state sostituite, ridimensionate o addirittura eliminate.

Oggi, per restare competitivi, non basta “saper fare”, bisogna saper evolvere. Chi resta fermo rischia di essere tagliato fuori da un mercato del lavoro sempre più selettivo.

A confermarlo è stata un’analisi congiunta condotta da Unioncamere ed Excelsior, che ha delineato le previsioni occupazionali da qui al 2028. I dati parlano chiaro: alcune figure professionali saranno sempre più richieste, altre, invece, destinate a scomparire.

 Il futuro del lavoro

Secondo l’indagine, da oggi al 2028 il fabbisogno occupazionale in Italia sarà compreso tra 3,4 e 3,9 milioni di unità. Questo dato comprende :Expansion demand: la crescita naturale del mercato; Replacement demand: la sostituzione dei lavoratori in uscita. Circa il 75% di questa richiesta arriverà dai settori dei servizi, compresa la pubblica amministrazione, con una domanda stimata tra 2,6 e 2,9 milioni di nuovi occupati. L’industria genererà tra 793mila e 900mila nuovi posti, mentre l’agricoltura sarà il fanalino di coda con appena 74mila-92mila unità richieste.

Nel frattempo, secondo le analisi di grandi player del settore come Accenture e ManpowerGroup si sta facendo strada una nuova tendenza: Ingegneri ed esperti di IA, sì, ma anche professionisti capaci di relazionarsi, comunicare, gestire progetti complessi e interagire con team multidisciplinari. Il report evidenzia anche un altro dato cruciale: il 59% dei lavoratori richiesti dovrà possedere competenze digitali. Questa percentuale sale  per i profili specializzati: 85%per dirigenti, tecnici e professionisti; 57% per impiegati e profili nei servizi; 22% per operai e lavoratori non qualificati. In altre parole, senza skills digitali, le chance di restare nel mercato del lavoro crollano.

Lavori del futuro
Lavori del futuro – Fonte Pexels – Circuitolavoro.it

Ecco i 5 lavori su cui puntare da qui al 2028

Se oggi stai svolgendo una professione a basso tasso di specializzazione, con scarse competenze digitali o poca domanda nel mercato, potresti davvero prendere in considerazione un cambio di rotta. Ecco i 5 lavori “a prova di futuro” da valutare seriamente: 1. Tecnico sanitario (infermieri, fisioterapisti, tecnici di laboratorio) Con un fabbisogno in forte crescita e una domanda costante, è tra le professioni più stabili e richieste. 2. Tecnico commerciale, marketing e acquisti. La domanda supera l’offerta: le aziende cercano figure in grado di promuovere e vendere in mercati sempre più digitalizzati.

3. Specialista in contabilità e finanza aziendale Ogni impresa ha bisogno di qualcuno che tenga sotto controllo numeri, bilanci e flussi economici. E il digitale qui è un’arma vincente. 4. Addetto all’accoglienza e all’informazione (front-office e call center) Con l’evoluzione dei servizi al cliente, queste figure diventano cruciali per l’esperienza utente. 5.Professionista dei servizi socio-sanitari e assistenziali. Con l’invecchiamento della popolazione, crescerà la domanda di figure formate nell’assistenza, sia pubblica che privata.