Riconosci il poliziotto infiltrato? Se ci riesci in meno di 30 secondi sei un genio: lo fanno sempre agli ingegneri

Test Intelligenza poliziotto infiltrato

Test Intelligenza (credit: everyeye.it) - circuitolavoro.it

Una scena normale: tre clienti e un gelataio. Eppure tra queste 4 persone si nasconde un poliziotto. Solo i geni lo trovano.

Quante volte, tra un pensiero e l’altro, ci siamo chiesti se siamo davvero persone intelligenti? Attenzione, non si parla di essere dei nuovi Einstein: il punto è un altro. Siamo abbastanza brillanti da cogliere ciò che sfugge agli altri? Sappiamo risolvere problemi in tempi rapidi? O almeno prima degli altri?

Ecco perché giochi come questo, pur senza valenza scientifica, ci danno una piccola cartina tornasole. Non ci faranno vincere medaglie, è vero, ma mettono alla prova la nostra capacità di osservazione, concentrazione e intuito. E in fondo, un po’ di competizione non guasta mai.

Il test del poliziotto infiltrato

Come già accennato, questo test non ha nulla di ufficiale, ma sfrutta quelli che vengono chiamati bias cognitivi: illusioni create dalla nostra stessa mente, influenzata da stereotipi visivi o dettagli ingannevoli. Il bello è proprio questo: se in 30 secondi riesci a trovare il poliziotto infiltrato, probabilmente hai una mente veloce, lucida, fuori dagli schemi.

E se non ci riesci? Nessun problema: queste immagini sono costruite apposta per confondere. Lo scopo è mettersi alla prova, e magari ridere di quanto può essere facile sbagliare.

Adesso però tocca a te: guarda bene l’immagine. Hai 30 secondi per trovare l’infiltrato. Proprio il tempo che ci mette un gelato a sciogliersi se non si decide in fretta.

Ragazza di profilo e illustrazione cervello attivo e luminoso
Test d’intelligenza: dov’è il poliziotto? – circuitolavoro.it

La soluzione del test

Siamo giunti fin qui con un solo scopo: scoprire se la soluzione che abbiamo tra le mani è corretta. Molti cercano dettagli evidenti o ‘sospetti’ basandosi su stereotipi da film: chi ha l’aspetto più serio, chi indossa abiti diversi, chi sembra fuori contesto. Ma spesso, l’infiltrato è proprio quello che appare più normale, proprio per non farsi notare.

Senza dimenticare che il cervello umano ama le scorciatoie: tanti decidono ‘a colpo d’occhio’, senza prendersi il tempo di analizzare davvero ogni dettaglio. Questo porta a scelte affrettate.

L’immagine è pensata per trarre in inganno, con piccoli elementi fuorvianti o ambigui: un oggetto, una postura, un’espressione neutra. Il trucco? Nessuno ha davvero l’aria sospetta. Eppure qualcuno è un poliziotto, ed è proprio quello con il walkman in tasca.

Qualcuno l’avrà notato e avrà pensato “troppo semplice, sarà una guardia”, altri l’hanno scambiato per un vecchio telefono. E invece no: l’infiltrato è proprio lui, e nemmeno troppo velatamente.

E se pensavi che quel binocolo fosse l’indizio giusto, o che l’uomo al centro, con l’aria seria, fosse il sospetto numero uno… beh, i bias cognitivi hanno tratto in inganno anche te. La risposta era più semplice di quanto sembrasse.