Il Consiglio dei Ministri ha varato un nuovo decreto legislativo che rivoluziona il sistema di riscossione dei debiti fiscali, concedendo maggiori opportunità di pagamento dilazionato e introducendo il “discarico automatico” delle cartelle. Queste misure mirano a rendere più efficiente il recupero dei crediti, che attualmente ammontano a oltre 1200 miliardi di euro, di cui solo una frazione è recuperabile.
Una delle principali novità introdotte dal decreto è l’estensione fino a 10 anni per il pagamento dei debiti fiscali, con la possibilità di rateizzare fino a 120 rate per chi ha debiti fino a 120 mila euro. Per importi superiori, è necessario dimostrare difficoltà economico-finanziarie secondo la normativa vigente.
Nonostante le facilitazioni di pagamento, le opposizioni sollevano preoccupazioni sui costi dell’operazione. Si stima che lo Stato potrebbe rinunciare a fino a 2,5 miliardi di euro tra mancati incassi di sanzioni e interessi.
Per i debiti fino a 120 mila euro, la dilazione prevede 84 rate mensili nel 2025 e 2026, che aumenteranno a 96 nel 2027 e 2028, arrivando a 108 nel 2029 e a 120 rate mensili dal 2031. Queste misure mirano a facilitare il pagamento per i contribuenti con debiti meno ingenti nel tempo.
Dal primo gennaio 2025 entrerà in vigore il “discarico automatico” delle cartelle dopo 5 anni dalla loro emissione. Questa nuova regola permetterà alle cartelle di essere restituite all’ente creditore, che potrà poi adottare altre strategie di recupero, come la cessione del credito a privati.
Fino alla prescrizione, gli enti creditori avranno la facoltà di gestire la riscossione coattiva delle somme discaricate o di affidarla a soggetti privati tramite gara pubblica. Questo processo potrebbe implicare la cartolarizzazione del credito per migliorare l’efficienza nella riscossione.
A partire dal prossimo anno, le cartelle dovranno essere notificate entro 9 mesi dall’affidamento del carico. Inoltre, sarà possibile raggruppare i crediti per codice fiscale, semplificando così la gestione e la ricezione delle cartelle da parte dei contribuenti.
L’obiettivo principale di queste misure è ridurre il monte dei debiti fiscali non riscossi, che rappresenta una significativa passività per lo Stato. Si prevede anche l’istituzione di una commissione per valutare ulteriori strategie di riscossione e di discarico dei debiti.
Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha evidenziato l’importanza di questi decreti fiscali come parte di una riforma più ampia del sistema tributario. Ha sottolineato la necessità di ulteriori risorse per implementare misure future e semplificare ulteriormente il sistema fiscale.
Il panorama fiscale italiano si evolve con le nuove normative introdotte dal governo, che cercano di conciliare la necessità di recupero dei crediti con la facilitazione dei pagamenti per i contribuenti in difficoltà. Resta da vedere l’impatto concreto di queste misure sulla salute finanziaria dello Stato e sulla percezione dei cittadini nei confronti delle politiche fiscali. Visita la nostra sezione dedicata alla news.
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