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Rottamazione Quater: scadenza a Settembre 2024 e i debiti inclusi nel piano agevolato

Il governo ha ufficialmente posticipato la data per saldare la quinta rata della Rottamazione quater al 15 settembre 2024, offrendo ai contribuenti una nuova opportunità per mettersi in regola con il Fisco senza le sanzioni e gli interessi di mora. Questa misura agevolata copre una vasta gamma di debiti, dai fiscali ai contributivi, inclusi specifici carichi per violazioni stradali.

Che cosa è la Rottamazione Quater?

La rottamazione quater rappresenta un’iniziativa che mira a fornire sollievo ai contribuenti permettendo loro di estinguere i debiti con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, pagando esclusivamente il capitale dovuto. Questa procedura esclude sanzioni, interessi di mora e spese aggiuntive, purché gli interessati presentino la domanda di adesione entro il 30 aprile 2024. I debiti eleggibili per questa sanatoria comprendono quelli accumulati tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022.

Debiti ammissibili alla Rottamazione

Ecco i debiti ammissibili alla Rottamazione:

  • Debiti Fiscali: includendo IRPEF, IRES, IVA, IRAP, TASI, IMU, TARI.
  • Contributi Previdenziali e Assistenziali: debiti INPS e INAIL.
  • Multe e Sanzioni Amministrative: sanzioni per violazioni stradali e altre sanzioni amministrative, con l’esclusione degli interessi e delle maggiorazioni fisse.

Esempi pratici di Rottamazione

Per fornire una visione chiara, ecco alcuni esempi di come funziona la rottamazione in pratica:

  1. Debito IRPEF per l’anno 2018: il contribuente deve il capitale di €2,000 senza gli interessi di mora e sanzioni, risparmiando fino a €800.
  2. Contributi INPS per l’anno 2020: un datore di lavoro pagherà solo €1,500 di capitale, evitando gli €350 di interessi e sanzioni.
  3. Multa stradale del 2019: sarà dovuto solo il costo iniziale della multa, senza le aggiunte dovute alla morosità.

Procedura di pagamento

Dopo la presentazione della domanda e la ricezione della comunicazione dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione, il pagamento può essere effettuato attraverso vari canali, quali il sito istituzionale, app, moduli di pagamento presso sportelli bancari, uffici postali e altri punti autorizzati. Le rate possono essere suddivise fino a un massimo di 18 rate consecutive, con scadenze precise nel corso dei 5 anni successivi alla domanda.

Cosa succede in caso di mancato pagamento?

In caso di mancato, insufficiente o tardivo pagamento oltre i 5 giorni di tolleranza, i benefici della rottamazione saranno revocati, considerando i pagamenti effettuati come acconti sull’importo totale dovuto.

Per maggiori informazioni e aggiornamenti, è utile iscriversi alla newsletter ufficiale o seguire le pubblicazioni sui social media. Ulteriori dettagli sull’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Risorse utili

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