Salario minimo approvato, “Dovete intascare almeno 2.387 euro al mese”: i cittadini fanno già i salti di gioia

Salari minimi (pexels) - www.circuitolavoro.it
Il salario minimo non è la soluzione definitiva per il problema delle busta paga basse ma un primo passo verso una società più equa
Il salario minimo in Italia è tra i primi punti messi sul banco delle trattative dall’opposizione. Tralasciando il punto di vista politico, è un dato di fatto che il nostro paese ha problemi con i salari.
Questi ultimi troppo bassi, che non hanno subito una vera e propria evoluzione negli ultimi 30 anni, e che piuttosto sembrano retrocedere. Con i salari fermi e i prezzi che aumentano vertiginosamente, cambiano anche le abitudini del nostro quotidiano.
Uno studio de IlSole24Ore, ad esempio, ha mostrato che si è arrivati a un +3000% in spesa pro capite per informatica e tecnologia dal 1995, ma sono diminuite le spese alimentari, le spese per l’abbigliamento e il consumo di energia domestica. Si vive fuori casa, si preferisce il pasto veloce e si abita l’ufficio.
Il salario minimo rimane un punto interrogativo importante, con una giusta riforma economica si potrebbe aiutare le fasce più in difficoltà che non riescono più ad arrivare a fine mese nonostante l’entrata di più stipendi in famiglia, per via dei pagamenti troppo bassi rispetto ai bisogni del quotidiano contemporaneo. L’Italia dovrebbe prendere ispirazione da paesi più all’avanguardia, che al momento vivono meglio.
Salario Minimo, il caso del Lussemburgo
Il Lussemburgo conferma ancora una volta una delle remunerazioni minime più alte in Europa. Attualmente, il salario minimo per i lavoratori non qualificati è di circa 2.387/2.447 euro al mese. Dal 1° gennaio 2025, è previsto un aumento che porterà il minimo a 2.637,79 e addirittura 3.165,35 per qualificati.
Parliamo del paese che si conferma al vertice tra i salari europei, non un paragone con il nostro, ma piuttosto un esempio di civiltà per garantire una vita dignitosa in rapporto alle spese previste dallo standard medio di vita del luogo che si vive.
Stipendi minimi che variano sull’inflazione
Inoltre, come accade in Germania, il Lussemburgo offre un salario minimo sempre indicizzato sull’inflazione, cambia nel tempo per adattarsi ai fabbisogni dei suoi cittadini: il potere d’acquisto è sempre protetto.
Certo, tra l’Italia e il Lussemburgo anche i prezzi sono differenti, ma ciò che fa riflettere è il fatto che in Italia non c’è più equità tra spesa e potere d’acquisto. È per questo che l’estate del 2025 ha mostrato i primi veri segni della crisi come accadde già nel 2008.
In Italia il salario minimo potrebbe proteggere una fascia di lavoratori non tutelati, ridando al lavoro la dignità che negli ultimi anni ha perso.