Salta il taglio del turnover nelle pubbliche amministrazioni: ecco chi potrà continuare ad assumere

La Legge di Bilancio 2025 modifica il turnover nelle Pubbliche Amministrazioni: alcune PA potranno sostituire il 100% del personale cessato. Scopri quali enti sono coinvolti.

Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2025, si delineano importanti cambiamenti per le assunzioni nelle Pubbliche Amministrazioni (PA). Il taglio del turnover, inizialmente previsto, è stato parzialmente rivisto: alcune amministrazioni potranno continuare ad assumere senza limiti, mentre per altre resta il vincolo del 75% delle sostituzioni.

Modifiche alla Legge di Bilancio: cosa cambia?

La versione originale della manovra prevedeva che, a partire dal 1° gennaio 2025, le PA potessero sostituire solo il 75% dei dipendenti cessati l’anno precedente, lasciando scoperto il 25% dei posti vacanti. Tuttavia, gli emendamenti introdotti dal Parlamento hanno rimosso questa limitazione per alcune amministrazioni, garantendo loro la possibilità di sostituire il 100% del personale uscente.

La revisione è stata motivata dalla necessità di evitare un sovraccarico di lavoro per i dipendenti rimasti in servizio, che avrebbe rischiato di compromettere l’efficienza e la qualità dei servizi pubblici (leggi il nostro approfondimento sulle normative e la gestione dell’orario di lavoro) . La nuova norma identifica quali amministrazioni potranno beneficiare della deroga, basandosi su criteri legati alle carenze di personale e alle esigenze funzionali di specifici settori.

Chi potrà assumere senza limitazioni?

Secondo le modifiche apportate, le seguenti amministrazioni potranno sostituire il 100% dei dipendenti cessati:

  • Regioni a statuto ordinario;
  • Enti locali (Comuni, Province e Città Metropolitane) con più di 20 dipendenti a tempo indeterminato;
  • Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura;
  • Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Nazionale.

Inoltre, alcune categorie di comparti statali non saranno soggette al limite del 75%, ma beneficeranno di una proroga al 2026 per il taglio del turnover. Tra questi:

  • Corpi di Polizia;
  • Vigili del Fuoco;
  • Ricercatori universitari;
  • Personale togato delle magistrature;
  • Avvocati e procuratori dello Stato.
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Le PA soggette al blocco del turnover

Nonostante le deroghe, molte amministrazioni dovranno rispettare il vincolo del 75%. Tra queste:

  • Ministeri e agenzie governative;
  • Enti locali con meno di 20 dipendenti a tempo indeterminato;
  • Aziende ed enti pubblici non economici, come istituti di ricerca e cultura;
  • Scuole e università, fatta eccezione per i ricercatori universitari;
  • Forze dell’Ordine e Sicurezza, ad esclusione di Polizia e Vigili del Fuoco;
  • Autorità indipendenti.

Deroghe in situazioni eccezionali

La norma prevede alcune eccezioni: le amministrazioni che dimostrano una carenza di personale critico o la necessità di attuare progetti innovativi, come quelli legati alla digitalizzazione, potranno ottenere deroghe. In questi casi, sarà possibile aumentare le assunzioni per garantire il corretto funzionamento dei servizi essenziali.

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