Scoperto il raggiro nei SUPERMERCATI: esci e ti accorgi di aver speso il doppio | Ecco come ci riescono

scaffali supermercato

Inganni di prezzo al supermercato (pexels) - www.circuitolavoro.it

Attenzione ai raggiri di prezzo al supermercato: ecco come esci pagando di più senza accorgertene, bisogna avere calcolatrice alla mano 

Ormai sugli scaffali dei supermercati c’è una vastissima scelta di prodotti. Tanti marchi, tante versioni e tipologie: scegliere il migliore o il conveniente è veramente difficile. A rendere il tutto una sfida ancora più difficile è il fatto che il marketing guadagna sui bias del nostro cervello.

I bias non sono altro che degli errori di ragionamento automatici che scattano quando ci troviamo di fronte a problemi di difficile risoluzione, come per esempio analizzare una quantità infinita di prodotti per trovare la migliore convenienza qualità prezzo.

In questi casi, il cervello cercherà di semplificare a tutti i costi i ragionamenti e si cadrà vittime degli inganni di prezzo. Ad esempio, anche solo la posizione dei prodotti sugli scaffali non è casuale: di solito i prodotti che devono essere venduti di più vengono messi a portata di mano negli scaffali intermedi, agli estremi invece vengono messi i prodotti che costano poco o che vendono di meno.

Questo perché spesso si fa la spesa di fretta e si tende a prendere ciò che è più vicino alle proprie braccia. Così accade anche per le offerte, ad esempio. Quando si inserisce uno sconto, di solito si allontanano i termini di paragone che non faranno percepire lo sconto così allettante e si metterà invece tra prodotti d’êlite che costano di più e faranno percepire lo sconto come molto più allettante.

Tutti i prezzi ingannevoli al supermercato

I prezzi più ‘ingannevoli’ in assoluto si trovano nel pane in cassetta. Tutto il pane imbustato, ad esempio, viene venduto a prezzi differenti perché ogni marchio propone un ricavo completamente differente dall’altro. I prezzi, di solito, vanno dai 2,50 al kg fino ai 4 euro, in base al marchio e alle farine utilizzate. Per stordire ancora di più il consumatore, con il pane in cassetta vengono proposti infiniti formati, con diversi grammi di differenza.

A volte anche gli stessi marchi tendono a proporre prezzi diversi per diversi formati. Per il cervello è difficile fare un calcolo rapportato alla quantità di prodotto all’interno, anche perché spesso giocano sui centesimi, 1,35, e 2,17, prezzi diversi per formati diversi: le persone non si soffermano a fare il calcolo.

ragazza che controlla i prodotti sugli scaffali del supermercato
Evitare di cascare nelle finte offerte del supermercato (pexels) – www.circuitolavoro.it

Come evitare di cascare nelle strategie di prezzo

Anche le vantaggiose confezioni famiglia non sono sempre così convenienti così come decantano, spesso si vanno a pagare un 10% in più per via del costo delle confezioni più grandi, ma in pochi fanno il calcolo vero e proprio.

In tutti questi modi il settore del pane in cassetta riesce a guadagnare in modo spropositato con quei 10/20 centesimi di distrazione delle famiglie che lo acquistano. Per capire quanto sia giusto il prezzo del pane imbustato si può utilizzare questo riferimento: sotto i 2,50 euro al kg è un prezzo molto competitivo, tra i 2,50 e i 4 euro è una fascia media e oltre i 4 euro al kg è fascia alta o premium. Il metodo dovrebbe essere applicato anche in tutte le altre categorie di prodotto.