SEI POVERO? Se non hai questa cifra in banca sei considerato INDIGENTE: in pochi la superano

SEI POVERO? Se non hai questa cifra in banca sei considerato INDIGENTE: in pochi la superano

Povertà e indigenza in Italia (pexels) - www.circuitolavoro.it

In Italia chi può considerarsi ricco e chi invece povero? Uno studio ha confermato i dati sulle nuove fasce di reddito degli ultimi anni

Povertà e ricchezza sono concetti relativi, che cambiano in base alla società di riferimento. Un esempio concreto è il nostro contemporaneo: in un’epoca con un caro prezzi vertiginoso, la classe media ha finito per essere povera, nonostante non abbia cambiato il suo salario.

Questo capita soprattutto nei paesi come il nostro in cui i salari non vengono ricalibrati su base inflazionistica. Quindi quando l’inflazione aumenta, aumentano i prezzi, il costo della vita, e il cittadino erode il potere d’acquisto.

È in questo modo che la società si impoverisce e aumenta il gap tra molto ricchi e molto poveri.

Dai racconti dei funzionari della Caritas, già da mesi emerge un dato non indifferente: a chiedere il pasto non sono più i senza tetto e i senza lavoro, ma anche lavoratori in giacca e cravatta che escono dall’ufficio e non hanno denaro per pranzare. Ma chi può essere considerato veramente indigente in Italia?

Quando la liquidità diventa un salvagente indispensabile

La persona ricca può permettersi di vivere nell’agio, la persona benestante ha un bel capitale ma al tempo stesso le sue spese non gli permettono di considerarsi ricca. In generale, ad oggi in Italia si può considerare ricco chi ha tra il 250% e il 400% in più del reddito medio della popolazione e può considerarsi benestante chi guadagna tra i 75mila e i 120mila euro all’anno.

Quando si sale verso i 300mila euro di reddito all’anno si può parlare di vera ricchezza. Dati che fanno riflettere considerando che, come riporta Money.it, il 77% degli italiani ha sul conto corrente una cifra inferiore ai 12mila euro. Avere liquidità significa anche potersi permettere un certo stile di vita. Buona parte degli italiani ha un patrimonio, magari immobiliare, che li rende benestanti, ma non ricchi, perché non genera entrate.

cartello di aiuto elemosina
Indigente: la popolazione italiana si impoverisce (pexels) -www.circuitolavoro.it

Cosa significa essere poveri e indigenti oggi

L’Istat ha segnalato che, nel 2023, 2,2 milioni di famiglie e 5,8 milioni di persone vivevano in povertà assoluta. Chi non dispone di almeno 7mila euro sul conto da cuscinetto, invece, è indigente: ovvero potrebbe ritrovarsi in difficoltà con le spese che implica il nostro quotidiano.

Avere un patrimonio mobiliare o immobiliare non è più una sicurezza: oggi c’è bisogno di liquidità perché il costo della vita è molto alto e anche chi ha uno stipendio mensile, con cui qualche anno fa cresceva una famiglia, potrebbe invece rendersi conto di non arrivare più a fine mese.