Si muove la Guardia di Finanza: attenzione a come hai pagato l’IMU | Controlli a tappeto già in atto

Tassa casa IMU (pexels.com) - circuitolavoro.it
Altro che Orwell, la Guardia di Finanza sta controllando tutti, se hai sbagliato anche di poco ti becchi le sanzioni.
La Guardia di Finanza sta mettendo in atto dei controlli a tappeto che riguardano il pagamento dell’IMU.
Se tutti sanno che l’IMU si paga solamente sulle seconde case, ma ci sono una serie di circostanze in cui è possibile ottenere riduzioni.
Una tra queste si verifica quando vi è la compresenza di una serie di particolari condizioni.
Sia in buona fede che non, è possibile accedere ad alcune riduzioni che in realtà non spettano al contribuente: verifica se sei tra coloro che hanno commesso questo errore.
Errore nel versamento IMU, sanzioni a gogo
Una delle circostanze che possono prevedere una riduzione persino del 50% sull’importo IMU consiste nel pagamento tramite comodato d’uso per figli e parenti. Si tratta di una esenzione parziale prevista dalla legge, la quale per essere legittima deve, però, basarsi su una situazione con alcuni rigidi parametri. Per questo motivo si tratta di una situazione che può facilmente sfuggire a chi non è del settore, e ci si può, dunque, ritrovare a beneficiare di un’agevolazione a cui non si ha diritto.
Uno dei requisiti consiste nella natura dell’immobile, che non deve essere di lusso. Il comodatario deve utilizzarlo come abitazione principale. Inoltre, il proprietario deve avere un solo immobile in Italie e risiedere nello stesso Comune. Infine, il contratto di comodato deve essere registrato regolarmente, con imposta di bollo e registro. Inoltre, la riduzione è valida solamente qualora il grado di parentela sia di primo grado, e continua in caso di decesso nel caso in cui l’immobile rimanga abitazione principale di coniuge con minori. Ora, se anche uno solo dei requisiti viene a mancare, ecco cosa accade.
Riduzione IMU, se toppi così sborsi un capitale
Nel caso in cui alla condizione sopra descritta manchi anche uno solo dei requisiti, i benefici decadono e si va incontro a sanzioni dal 120% al 240% dell’imposta. Multe e imposte ancor più severe vengono applicate nel caso in cui vi sia un “concordato simulato”. Questo può essere considerato una truffa ai danni del fisco, dato che si tratta di un modo per mascherare un contratto di locazione semplice.
Il fisco non tarderà a scoprirlo visto che possono essere diverse le spie di incongruenze tra redditi dichiarati e tenore di vita o semplicemente pagamenti sospetti. Se pensate di essere in una situazione analoga a quella descritta, controllate subito che tutto sia in ordine.