La Legge di Bilancio 2025 introduce importanti novità per i lavoratori frontalieri, regolando l’utilizzo dello smart working e ridefinendo il trattamento fiscale del reddito. Le nuove disposizioni mirano a garantire maggiore flessibilità lavorativa senza compromettere lo status fiscale dei dipendenti transfrontalieri.
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Chi sono i lavoratori frontalieri?
I lavoratori frontalieri sono coloro che risiedono in uno Stato membro dell’Unione Europea ma lavorano in un altro Stato membro, tornando regolarmente al proprio domicilio almeno una volta alla settimana. Questa categoria di lavoratori, per la loro particolare condizione transnazionale, è soggetta a specifiche norme fiscali e lavorative, che ora includono nuove disposizioni sul lavoro agile.
Smart Working: il limite del 25% per i frontalieri
Una delle principali novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 riguarda la possibilità, per i lavoratori frontalieri, di svolgere una parte della loro attività lavorativa in modalità smart working.
L’articolo 1, comma 97, stabilisce che i frontalieri potranno lavorare fino al 25% del loro tempo presso il domicilio situato nello Stato di residenza, senza che questo comporti la perdita dello status fiscale di lavoratore frontaliere.
Questa norma sarà valida dal 1° gennaio 2024 fino all’entrata in vigore del Protocollo di modifica dell’Accordo del 23 dicembre 2020 tra Italia e Svizzera. Durante questo periodo, il lavoro agile svolto entro i limiti previsti sarà considerato come se fosse stato effettuato presso il datore di lavoro nello Stato contraente.
Nuove regole per il reddito da lavoro dipendente
Oltre alle novità sullo smart working, la Legge di Bilancio 2025 apporta chiarimenti sul trattamento del reddito dei lavoratori frontalieri. Il comma 98 dell’articolo 1 estende l’applicazione del comma 8-bis dell’articolo 51 del TUIR ai lavoratori che prestano attività lavorativa all’estero in modo continuativo e come oggetto esclusivo del rapporto.
Requisiti principali:
- Permanenza nello Stato estero per almeno 183 giorni nell’arco di 12 mesi.
- Rientro in Italia al proprio domicilio almeno una volta alla settimana.
In base a questa interpretazione, i redditi di questi lavoratori saranno determinati in base alle retribuzioni convenzionali, definite ogni anno da un decreto del Ministro del Lavoro, analogamente agli altri redditi previsti dal TUIR.
Implicazioni per i lavoratori frontalieri
Queste modifiche normative rappresentano un passo avanti nella tutela e regolamentazione dei lavoratori frontalieri, garantendo maggiore flessibilità attraverso lo smart working, senza incorrere in penalizzazioni fiscali. Le nuove disposizioni facilitano l’equilibrio tra vita lavorativa e personale, pur mantenendo un sistema fiscale chiaro e conforme agli accordi bilaterali.
Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 segnano un importante passo avanti nella regolamentazione del lavoro dei frontalieri, offrendo maggiore flessibilità e chiarezza normativa. Tuttavia, restano altre questioni da approfondire legate al lavoro agile, come il trattamento dei benefici accessori. Scopri di più su questo argomento leggendo il nostro approfondimento: Buoni pasto in smart working: quando sono dovuti e cosa dice la legge.