TARI cancellata, “Chi vive qui non lo paga più”: siete tutti esentati cittadini finalmente

Esenzione Tari, chi riguarda (pexel) - www.circuitolavoro.it
La tassa sui rifiuti non pesa più sugli stipendi: come fanno gli italiani a richiederne l’esenzione totale nell’annata 2025/2026
La Tari è la tassa con la quale tutti i cittadini pagano lo smaltimento dei rifiuti. Ogni abitazione è costretta a pagare una quota che viene calcolata sui metri quadrati e sulla composizione del nucleo familiare che la abita.
Si tratta infatti di un’imposta che viene pagata da chi occupa fisicamente gli immobili, e nel caso in cui siano vuoti, da chi gode della proprietà. Quindi sì, a differenza di tanti altri paesi, la Tari in Italia è una tassazione che colpisce tutti, nessuno escluso.
In generale, appellandosi alle regole si deve far riferimento al comma 641 della Legge di Stabilità 2014, la quale stabilisce che il pagamento è dovuto “da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, suscettibili di produrre rifiuti urbani”.
Così come la legge sembra inglobare tutti, e tutte le tipologie di locali, è anche vero che la stessa permette di esentarsi dal pagamento dimostrando di avere entrate economiche molto basse.
Chi può evitare di pagare la Tari
Esistono anche delle esenzioni dal pagamento della tassa dei rifiuti, ma coinvolgono solo alcune fasce di cittadini italiani. Possono infatti presentare la domanda di esenzione del 100% falla tassa rifiuti tutti i nuclei familiari che possiedono un Isee tra 0 e 6.250 euro. Ma non è finita qui, perché potranno poi richiedere un’agevolazione del 50% i nuclei con un Isee da 6.250 a 7.500 euro.
A ciò si aggiunge il bonus rifiuti: un’agevolazione economica, introdotta nel 2019 con un decreto fiscale, che permette di ridurre del 25% la spesa Tari, a tutti coloro che vivono in condizione di disagio economico ma che non rientrano nelle soglie di esenzione totale o di esenzione a metà, per via di un Isee leggermente più alto. In questo caso lo sconto riguarda tutti coloro che hanno un Isee uguale o inferiore a 9530 euro.
Come richiedere le agevolazioni
Nel caso in cui entrassero in gioco i figli, la questione cambierebbe ancora. Le famiglie con molti figli, infatti, godono anche del vantaggio di ottenere lo sconto fino a un Isee di 20mila euro. Se si hanno 4 figli a carico, nel 2025 si può far richiesta dell’esenzione Tari fino a un ISEE di 20mila euro.
La più grande novità sta nel fatto che l’agevolazione viene applicata in automatico alle famiglie che rientrano nei parametri, esattamente come avviene già per i bonus sociali su luce e gas. Niente più file interminabili agli sportelli comunali, niente più documenti da presentare ogni anno.
Per beneficiare delle esenzioni e degli sconti, le famiglie devono avere sempre un ISEE aggiornato e valido. L’agevolazione, infatti, viene applicata direttamente dai comuni, che incrociano i dati ISEE con le utenze TARI. Per quanto riguarda le esenzioni totali (ISEE fino a 6.250 euro), infine, è necessario ricordare di portare la specifica domanda al proprio comune di residenza, allegando la certificazione ISEE valida che attesti di rientrare nella soglia minima.