TARI, ma quale obbligatoria: non la paga più nessuno | Il trucchetto dei commercialisti per non cacciare un euro

Tariffa Rifiuti (pexels.com) - circuitolavoro.it

Tariffa Rifiuti (pexels.com) - circuitolavoro.it

Tariffa Rifiuti (pexels.com) - circuitolavoro.it
Tariffa Rifiuti (pexels.com) – circuitolavoro.it

Se eri in pensiero per il pagamento della Tari, allora puoi anche rilassarti: basta un trucchetto per non pagare nemmeno un centesimo.

La Tassa rifiuti è ogni anno un grosso rospo da mandare giù.

Specialmente se si vive in zone in cui la spazzatura porta a porta non viene ritirata in modo costante, la tassa rifiuti può sembrare buttata al vento.

In realtà, quando ci sono disservizi, è possibile presentare ricorso, e nel caso, ad esempio, di un quartiere romano, questo ha portato a rimborsi consistenti.

A non pagare, però, non sono solo coloro che hanno subito disservizi o sono stati condizionati dalla negligenza dei netturbini, ma anche altri che hanno evitato la tassa grazie all’aiuto del commercialista. Ecco quale trucchetto hanno applicato.

Un trucco per evitare di sborsare la Tari: non pagare senza motivo

Sfortunatamente, la Tari, a differenza dell’IMU, è dovuta anche sulle prime case, in quanto produrranno, comunque, rifiuti. Persino le case non utilizzate sono soggette a una tassa rifiuti, a meno che non vi siano una serie di caratteristiche che rendano davvero inequivocabile l’impossibilità a un utilizzo di qualunque tipo.

I requisiti possono subire variazioni tra un Comune e l’altro, ma, tendenzialmente, una riduzione o un’esenzione totale possono essere concessi qualora si dimostri che l’immobile sia privo di arredi e privo di utenze attive. In caso di affitto, inoltre, l’inquilino può evitare di pagare la Tari, che continua a spettare al proprietario, nel caso in cui il contratto sia di durata inferiore a 6 mesi. Non sono soltanto questi, comunque, i casi in cui è possibile evitare di sborsare i soldi per la Tari.

calcolo tari, ma è uguale a zero (pexels.com) - circuitolavoro.it
calcolo tari, ma è uguale a zero (pexels.com) – circuitolavoro.it

Niente più Tari, ti basta chiedere al commercialista e paghi zero

Non sono quelle elencate le uniche circostanze in cui è prevista una riduzione o un’esenzione. Ad esempio, vi sono anche alcuni tipi di esenzioni che sono valide nazionalmente e non solo a livello Comunale. Ad esempio chi possiede negozi, aziende o attività che producono rifiuti speciali e li smaltiscano da soli, senza, quindi, sfruttare il servizio comunale pagherà una tassa ridotta in modo proporzionale rispetto alla quantità di rifiuti smaltiti senza l’utilizzo del servizio pubblico.

Altre riduzioni nazionali possono esserci, come già accennato, in caso di disservizi del servizio di raccolta o in caso di immobili lontani dai punti di raccolta. In quest’ultimo caso sono previste riduzioni fino al 60%. Oltre alle abitazioni inutilizzate, le esenzioni e riduzioni comunali possono essere applicate in diverse circostanze, tra cui per fabbricati rurali a uso abitativo, per immobili con utenze con compostaggio domestico, abitazioni con un solo abitante e altri casi.