TEGOLA CANONE RAI: gli italiani ci avevano sperato fino all’ultimo | Questo invece è quello che pagheranno

Canone Rai - Fonte Pixabay - Circuitolavoro.it
Delusione per milioni di cittadini, la cifra del canone rai è ormai definitiva.
Negli ultimi anni, la questione del Canone RAI ha continuato a far discutere milioni di italiani.
La tassa annuale per il possesso di un apparecchio televisivo è stata spesso al centro di polemiche, proposte di riforma e promesse di abolizione che non si sono mai del tutto realizzate.
Oggi dove la fruizione dei contenuti audiovisivi è sempre più digitale e on demand, molti si chiedono ancora se abbia senso pagare un tributo per il possesso di un televisore.
Il Canone RAI ha visto negli anni diverse modifiche, sia nelle modalità di pagamento sia negli importi. E proprio quando la maggior parte della popolazione sperava in un alleggerimento o addirittura nell’abolizione è arrivata una notizia che nessuno si aspettava.
Il nuovo Canone RAI: la conferma che nessuno voleva
L’annuncio ufficiale ha spezzato le speranze di tanti italiani che, fino all’ultimo, avevano sperato un taglio netto del Canone o almeno una riduzione simbolica. Il nuovo prezzo del Canone RAI sarà di 70 euro annui, da versare sempre attraverso la bolletta della luce. Sebbene questa cifra rappresenti una leggera diminuzione rispetto agli 90 euro precedenti, molti si aspettavano un intervento più deciso da parte del governo, anche alla luce delle promesse politiche fatte in passato.
La revisione non ha quindi portato a ciò che gli italiani si auguravano. Se da un lato si può parlare di una riduzione, dall’altro i cittadini non possono fare a meno di notare che il Canone non è stato affatto eliminato, come in tanti avevano sperato. E in un contesto economico segnato da inflazione, rincari energetici e difficoltà quotidiane, anche 70 euro l’anno continuano a pesare sul bilancio di molte famiglie.
Le reazioni dei cittadini e delle associazioni dei consumatori
Alcuni cittadini hanno accolto la notizia, riconoscendo l’importanza di un servizio pubblico ben finanziato, in grado di offrire informazione imparziale, contenuti culturali e programmi di qualità. Altri, invece, hanno espresso forte delusione, lamentando l’ennesimo “finto taglio” che si traduce in una tassa che continua a gravare su tutti, indipendentemente dall’effettivo utilizzo del servizio RAI.
Le associazioni dei consumatori hanno subito chiesto maggiore trasparenza sull’utilizzo dei fondi del Canone, sottolineando che in un periodo in cui si richiede ai cittadini di fare sacrifici, anche il servizio pubblico dovrebbe dare prova di efficienza, riduzione degli sprechi e modernizzazione. Al di là dell’importo, questa nuova fase del Canone RAI potrebbe rappresentare un punto di svolta. L’adeguamento, se ben gestito, può essere l’occasione per ripensare il ruolo della RAI nel panorama mediatico italiano, sempre più affollato e competitivo.