Ufficiale, “Dovete guadagnare almeno 2.500 euro tutti”: confermato il Salario Minimo Nazionale | Non potete prendere un euro in meno

soldi banconote in mezzo a un campo

Salario minimo (pexels) - www.circuitolavoro.it

Un salario minimo nazionale? E di 2500 euro? La soluzione d’ispirazione per l’intero paese: la strategia per uscire dalla crisi economica

Il nostro paese soffre. Gli ultimi caroselli sui social mostrano le spiagge più gettonate delle nostre coste, vuote. 60/70 euro al giorno per un ombrellone e due lettini è un costo che gli italiani non possono più permettersi. Non parliamo della fascia più povera, parliamo della fascia media, quella che fino a ieri riusciva a mettere da parte il denaro per un’estate di relax.

L’estate 2025 racconta una realtà ben diversa. Poco relax, molta ansia e pochi soldi. Gli italiani sono costretti a tirare la cinghia al massimo perché lo stipendio a mala pena basta, ma quando siamo arrivati a questi salari? Il problema è uno, ed è anche insormontabile. I salari italiani sono rimasti a più di 30 anni fa.

Nonostante in questi anni si fosse parlato spesso di stipendio minimo, poi non è mai arrivata l’attuazione. Secondo il governo, istituire il salario minimo significherebbe penalizzare una grande fascia di lavoratori che si ritroverebbe con un salario più basso per la tendenza che il ‘minimo’ porta con sé.

Quindi se una parte una fetta di lavoratori ne potrebbe giovare, dall’altra, molti altri riceveranno penalizzazioni per via del fatto che le aziende non vorranno aumentare le spese e allineeranno gli stipendi per tagliare gli aumenti. Tutto ciò ci fa domandare allora quale potrebbe essere la strategia, secondo il governo, per riuscire a superare una crisi così dura. La risposta arriva direttamente dall’Europa.

Stipendio minimo di 2500 euro per tutti, il modello tedesco

In Italia, al contrario di quasi tutti i Paesi dell’Unione Europea, non esiste un salario minimo per legge. La retribuzione è determinata da oltre 900 contratti collettivi nazionali (CCNL), che però non coprono affatto l’intera popolazione: lasciano scoperti milioni di lavoratori che guadagnano meno di 9 euro l’ora.

In Germania è stato confermato il salario minimo di 2500 euro al mese lordi, un patto fondamentale che vedrà delle crescite a scaglioni fino al 2027, il tempo per permettere a tutte le aziende di adeguarsi. Anche in Italia ci sarebbe bisogno di una svolta sul salario minimo perché i lavoratori non hanno tutele da questo punto di vista, e vivere con un migliaio di euro al mese non è più possibile. È importante proteggere il potere d’acquisto dei lavoratori, altrimenti l’economia interna frena, proprio come sta accadendo nell’estate 2025, con località di mare spopolate.

banconote nel portafogli
Un salario minimo in Italia (pexels) – www.circuitolavoro.it

Italia e Germania a confronto: le lezioni sul salario minimo

Non staremo qui a elencare le differenze tra le due Nazioni, ma sarebbe utile capire che un salario minimo in Italia potrebbe ridurre il lavoro povero e in questo modo andare via via a migliorare il potere d’acquisto di milioni di italiani, letteralmente crollato. In secondo luogo potrà dare dignità economica a chi lavora full time ma a mala pena riesce a permettersi di fare la spesa.

Sostenere la coesione sociale, ridurre le disuguaglianze e cercare di riavvicinare il salario ai costi della vita, sono solo i primi passi verso un’Italia che rinasce. Tutto ciò, senza dimenticare le aziende. Chi ha tanti dipendenti potrebbe subire un crollo per via del limite del salario minimo, si dovrebbero tutelare tutti i settori, senza compromettere l’occupazione. Trovare lavoro è già difficile oggi, una stasi definitiva sarebbe un passo indietro.