Ufficiale Lavoro, “Se dormite più di 3 ore vi licenziamo”: passata la legge epocale | Vi vengono a bussare e vi cacciano su due piedi

Dormire (pexels.com) - circuitolavoro.it

Se dormire è una questione di salute, da oggi è anche una questione di licenziamento: possono cacciarti immediatamente.
Trovare un lavoro che permetta di mantenere un buon equilibrio con la propria vita privata non è facile.
In questa società che ti chiede di produrre in ogni secondo della tua esistenza, non sempre questo è possibile.
Per fortuna, dopo anni di lotte, i lavoratori hanno raggiunto ottimi traguardi in termini di diritti.
Eppure, la sfera del sonno subisce ancora grossi danni “da lavoro”: ecco che in certi frangenti dormire può portare al licenziamento.
Stavi dormendo? E allora addio: licenziato in un attimo sulla soglia di casa propria
Un aneddoto piuttosto sorprendente viene direttamente dagli Stati Uniti. Una dipendente proveniente dal Minnesota, lavoratrice nelle Risorse umane (HR), ha scelto, dopo anni di esperienze, di condividere alcuni aneddoti davvero incredibili. In diverse occasioni, infatti, si sarebbe trovata nella condizione di dover licenziare un dipendente per un motivo assurdo.
La piattaforma di diffusione del video sarebbe Tik Tok, luogo digitale in cui i video in questione hanno raggiunto fette ampissime di utenti, molti dei quali sono diventati follower di Sunny Lena – questo il nome della dipendente che ha scelto di condividere la propria esperienza. Uno dei licenziamenti che più ha colpito gli utenti ha riguardato un neoassunto che aveva particolari abitudini rispetto al ritmo sonno veglia.
Se dormi per più di tre ore ti soffiano subito il posto…da sotto il cuscino
L’esperta HR ha spiegato in merito al caso del neoassunto che questi “faceva un pisolino in macchina dalle 10 del mattino fino a quasi l’una, ogni singolo giorno. Lo faceva da circa quattro mesi di fila.”, ha raccontato. Un giorno nessuno riusciva più a trovarlo in ufficio, ed è stato a quel punto che Sunny Lena ha dovuto licenziarlo bussando direttamente alla porta.
Dormire dalle 10 all’una, durante l’orario d’ufficio, non è certo una strategia vincente per tenersi il lavoro. In questo caso ha avuto senso che la dipendente HR sia intervenuta in questo modo, un modo piuttosto definitivo. Sfortunatamente, invece, non sempre i licenziamenti sono basati su meriti e demeriti: troppo spesso le aziende si trovano a essere in difficoltà, oppure hanno priorità dipendenti con conoscenze all’interno delle aziende. Secondo molti, tutti i cittadini avrebbero diritto a un reddito universale così da consentire a chiunque di vivere dignitosamente anche in un momento in cui ci si trovare a stare senza lavoro. Al momento, a tamponare questo tipo di problema, in Italia c’è la Naspi.