Ufficiale, l’IMU da oggi non esiste più: potete avere anche 10 case, non lo pagate e basta

Addio IMU per diversi cittadini (pexels) - www.circuitolavoro.it
Addio all’IMU per una buona parte della popolazione italiana: arriva il periodo di pagamento 2025, meglio informarsi prima
Il 16 giugno 2025 sappiamo bene che è una data da segnare sul calendario: si avvicina infatti la scadenza per il pagamento della prima rata dell’IMU, la tassa sulla casa di proprietà.
Mentre il saldo finale è previsto per il 16 dicembre 2025. L’imposta pesa su coloro che possiedono più case, in quanto sulla prima vige l’esenzione che permette di non pagare tasse sulla proprietà.
L’eccezione rimane invece per le case di lusso che non hanno alcuno sconto. La normativa del 2025 ha ribadito che in alcuni casi particolari, esistono esenzioni totali o agevolazioni, che permettono di eliminare l’obbligo di pagamento anche su seconde, terze, quarte case e via discorrendo.
Non si tratta di una norma che parla a tutti i cittadini, ma solo a casi specifici, quindi capiamo qual è la fetta di popolazione che potrebbe inoltrare domanda.
Esenzione IMU 2025: chi non deve pagare la tassa sulla casa
Partendo da chi utilizza l’abitazione di proprietà come abitazione principale, esistono in realtà anche tante altre possibilità di esenzione. Come previsto dall’art. 1, comma 741, lett. b) della Legge n. 160/2019, l’IMU non è dovuta per l’abitazione principale, ovvero quella in cui il proprietario e il suo nucleo familiare risiedono anagraficamente, a meno che non sia considerata al catasto come ‘di lusso’.
La stessa legge garantisce l’esenzione anche a tutti gli anziani o disabili che sono ricoverati stabilmente nelle case di riposo e che quindi non abitano più nella loro casa di proprietà. In questi casi, il Comune può concedere l’esenzione IMU, solo nel caso in cui l’appartamento non sia affittato, quindi non ci sia lucro, e nel caso in cui sia stata abitazione principale prima del ricovero nella struttura. Tuttavia, non proprio tutti i Comuni sono concordi nell’esenzione, quindi è fondamentale verificare sempre le delibere locali.
Altre tipologie di esenzione IMU 2025
Oltre a quelle già citate nel paragrafo precedente, esistono anche altre esenzioni. Ad esempio, una sentenza della Corte Costituzionale di qualche anno fa ha specificato che entrambi i coniugi possono usufruire dell’esenzione IMU anche se vivono in due immobili distinti, fermo restando che ognuno di loro abbia comunque residenza e dimora abituale nella propria abitazione di riferimento.
Una nuova ordinanza della Cassazione del 2025 ha inoltre chiarito che non serve più condividere lo stesso immobile per beneficiare delle esenzioni. Attenzione però ai consumi delle utenze, perché quando azzerati diventano sospetti e nel caso in cui la casa sembrasse vuota, si tornerebbe a pagare l’IMU come seconda casa. Un’ultima eccezione riguarda le case occupate. La Corte Costituzionale, con la sentenza del 2024 ha dichiarato illegittimo il pagamento dell’IMU nel periodo in cui l’abitazione è occupata abusivamente.