Ufficiale, vietati i condizionatori in casa: se li avete li dovete far disinstallare all’istante | Anche con 30 gradi imparate a farne a meno

Condizionatori, divieto - Fonte Pexels - Circuitolavoro.it
Condizionatori, il divieto è ufficiale. Ecco cosa stabilisce la legge e tutti i dettagli
Con l’arrivo dell’estate sempre più persone decidono di installare condizionatori nelle proprie abitazioni per ripararsi dal caldo estremo.
Infatti, le temperature in alcune città italiane hanno superato i 40 gradi e questi elettrodomestici diventano in molti casi l’unica soluzione ideale.
Inizialmente il condizionatore era visto come un lusso oggi invece è diventato uno oggetto a cui molte famiglie non riescono a rinunciare, sia nelle grandi città che in piccoli centri.
Tuttavia, mentre l’installazione del condizionatore è diventata una scelta quasi naturale ci sono anche situazioni in cui questa comodità non è permessa.
Divieto installazione condizionatori
La sensazione di sollievo che proviene dal respiro dell’aria fresca e asciutta in una casa soffocante è un piacere che molti non sono più disposti a fare a meno. Eppure, nonostante la necessità di rimanere freschi, esistono dei casi in cui l’installazione di un condizionatore può essere vietata, soprattutto per chi vive in condomini o in abitazioni soggette a normative particolari.
La legge italiana tutela, infatti, non solo il benessere individuale, ma anche quello collettivo, e può limitare l’installazione di impianti. Scopriamo in quali casi nel prossimo paragrafo.
Cosa dice la legge, sanzioni per chi non rispetta
Il Condominio (tramite l’assemblea o l’amministratore che fa rispettare il regolamento o la legge) può essere legittimato a vietare l’installazione dei condizionatori in alcuni: se esiste un divieto chiaro ed esplicito nel regolamento condominiale di natura contrattuale; se l’installazione specifica che intendi realizzare viola i limiti dell’articolo 1122 del Codice Civile, ovvero se concretamente: arreca danno materiale dimostrabile alle parti comuni (es. muri portanti, tetto, facciata stessa); compromette la sicurezza o la stabilità dell’edificio; determina un pregiudizio estetico significativo al decoro architettonico della facciata.
Questo vuol dire che, se l’installazione non rispetta i vincoli condominiali o danneggia l’edificio, il condizionatore deve essere smontato a spese del proprietario, che può essere sanzionato per non aver rispettato le disposizioni. In tutti gli altri casi, cioè in assenza di un divieto specifico nel regolamento contrattuale e se l’installazione rispetta i limiti di legge (in particolare il decoro), il diritto a installare il condizionatore prevale e un eventuale divieto imposto dall’assemblea o dall’amministratore sarebbe illegittimo. Naturalmente, l’installazione dovrà comunque rispettare eventuali norme su distanze, rumore e scarico della condensa. Infine ricordiamo che esistono diverse alternative ecologiche ed economiche come ventilatori a basso consumo energetico oppure pellicole per finestre che schermano raggi solari migliorando l’isolamento termico.